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Esonero Mihajlovic, la decisione del Torino. Pronto Mazzarri

Ufficiale l’esonero di Mihajlovic dopo la sconfitta in Coppa Italia contro la Juventus. E’ stato il ds Petrachi a comunicare al mister la volontà del presidente Cario di rimuoverlo dal suo incarico, con una telefonata intorno all’una. Scelta formalizzata poi dal club con una nota ufficiale. Al suo posto il nome più gradito alla società è Walter Mazzarri, ex di Napoli e Inter e attualmente svincolato.
A cura di Maurizio De Santis
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Sinisa Mihajlovic esonerato dal Torino. Il tecnico serbo non è più l'allenatore granata. A conferma delle voci e della telefonata con cui il ds Petrachi, intorno all'una ha comunicato a Miha la decisione di Cairo, è arrivata anche la nota ufficiale. Una scelta inaspettata che ha sorpreso anche i giocatori che hanno subito deciso di far visita al mister in albergo per salutarlo e ringraziarlo per il lavoro degli ultimi mesi. Fatale al tecnico serbo la sconfitta nei quarti di Coppa Italia contro la Juventus, gara persa per 2-0 e a margine della quale l'allenatore era stato espulso per le proteste nei confronti dell'arbitro Doveri che – dopo il consulto a bordo campo del Var – aveva convalidato la rete del raddoppio di Mandzukic. L'azione – come mostreranno successivamente le immagini alla moviola – era viziata da un fallo commesso da Khedira su Acquah.

Il comunicato ufficiale del Torino. Questa la breve nota del club del capoluogo piemontese sull'esonero di Mihajlovic: "Il Torino Football Club comunica di aver esonerato Sinisa Mihajlovic dall’incarico di allenatore della Prima Squadra. A Sinisa e al suo staff vanno i ringraziamenti per l’impegno e per la passione dimostrati in questi 18 mesi in granata".

Chi arriverà al posto di Mihajlovic? Per il successore, quello di Walter Mazzarri è uno dei nomi graditi alla società di Urbano Cairo. L'ex tecnico di Napoli e Inter è attualmente svincolato dopo un'esperienza nel calcio inglese alla guida del Watford.

L'andamento in campionato. In Serie A il Torino è decimo in classifica con 25 punti, a -5 dalla zona Europa League, frutto di 5 vittorie, 10 pareggi e 4 sconfitte. A fare da zavorra al cammino dei granata in campionato è il periodo di appannamento – condizionato dagli infortuni – attraversato da Belotti: l'attaccante della Nazionale ha realizzato finora solo 4 gol e ha pagato a caro prezzo i problemi avuti al ginocchio negli ultimi tempi.

L'involuzione di gioco. Le difficoltà dell'attacco legate a Belotti, però, costituiscono solo un'attenuante rispetto a un'esperienza di un anno e mezzo che non ha comunque soddisfatto il presidente del Torino, scontento per la mancata personalità e la mancata crescita della squadra che lo stesso allenatore ha contribuito a costruire indirizzando anche alcune scelte di mercato (la richiesta di prendere Niang dal Milan). L'involuzione nel gioco e nell'aspetto tattico dell'ultimo periodo – con tanto di prestazioni non all'altezza delle attese – hanno accompagnato la decisione della dirigenza fino a ieri, portando alla risoluzione del rapporto.

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