Esonero De Boer, decisiva la gara contro il Torino
La gara di mercoledì prossimo contro il Torino sarà l'ultimo appello concesso a Frank De Boer: o batte i granata e salva la panchina oppure fa i bagagli e archivia in pochi mesi la propria esperienza in nerazzurro. La sconfitta di Bergamo ha precipitato la squadra al 14simo posto in classifica a distanza siderale dalla Juventus capolista (-10), dal Milan (-8), dal Napoli (-6) e dalla Roma (-5) che contendono il podio per la Champions (-5 ma i giallorossi devono giocare alle 20.45 contro il Palermo).
Trend negativo. Terzo ko di fila – il quarto dall'inizio del campionato, il 6° in stagione considerando anche l'Europa League -. Un punto nelle ultime quattro giornate. Ce n'è abbastanza perché la decima contro il granata faccia da ‘dead line' al tecnico olandese che da quando è arrivato alla Pinetina non è ancora riuscito a trovare la ricetta giusta perché la squadra abbia rendimento costante e soprattutto salga di livello. Invece, no e si ritrova invischiata nella bagarre di centro-classifica, sopraffatto anche dal Toro e della Lazio (2-2 nel confronto diretto con Ljajic salva granata).
De Boer non ha più alibi. La vittoria contro il Southampton lo ha salvato (prodezza di Candreva), il ko contro l'Atalanta ne ha messo pesantemente in discussione la permanenza spingendo la neonata proprietà cinese a reperire subito alternative nel caso la situazione dovesse precipitare al cospetto di Sinisa e di un avversario – il Toro – che è un brutto cliente per chiunque.
Chi può arrivare al posto dell'olandese? Il toto allenatore è già scattato. Nella rosa dei nomi ci sono candidati italiani – che siano solo di transizione oppure abbiano prospettive non è tema del momento – quali Guidolin, Pioli oppure Mandorlini (ex allantore dell'Hellas Verona). Oppure nella rosa dei papabili figurano l'ex Leonardo e il ‘loco' Bielsa, in passato già accostato alla panchina nerazzurra e nell'estate scorsa a un passo dalla Lazio prima di voltare le spalle ai capitolini.