Epurazione Milan: in attacco si salva solamente Bacca

L'ennesimo passo falso in campionato che ha riportato distanze quasi abissali tra il Milan e la Zona Champions ha portato il quartier generale rossonero di rivedere le scelte da fare la prossima estate. Dove avverrà una epurazione totale e un cambiamento – l'ennesimo – all'insegna della rifondazione tecnica. Soprattutto in attacco le attese sono state totalmente deluse ma anche in difesa c'è chi ha già le valigie pronte da tempo. Solamente Carlos Bacca si sarebbe guadagnato il lasciapassare per un'altra stagione, tutti gli altri bocciati. A partire dalla ‘mela marcia' Balotelli.
Da più parti oramai si è convinti che a maggio, a chiusura del campionato e dopo la finale di Coppa Italia, qualsiasi sarà il risultato, l'esito non cambierà: a Milanello ci sarà un repulisti totale che vedrà molti dei giocatori oggi in rosa, partire per altri lidi. Il tutto dal prossimo 21 maggio, quando a Roma il Milan sfiderà la Juventus per il trofeo nazionale. Gli ultimi risultati hanno decretato la scelta che ha visto unanimi consensi sia da parte della famiglia Berlusconi che di Galliani. Nessuno si potrà sentire al sicuro, partendo, ovviamente, dal tecnico.
Ma il futuro di Mihajlovic è relativo. Sono i giocatori i primi grandi imputati di una serie di prestazioni che è ritornata ad essere criticata dopo il deludente pareggio contro il Chievo Verona. Il primo a partire, oramai è certo, è Mario Balotelli che non sta facendo nulla per ritagliarsi uno spicchio di stima e di conferma. Scaricato anche da Galliani,mai amato da Berlusoni, la punta tornerà a Liverpool senza indugio: gli inglesi vorrebbero 8 milioni per il riscatto ma il Milan non vuole spenderne nemmeno uno.
Poi gli altri attaccanti in bilico. L’unico sicuro di rimanere è Bacca che al primo anno in rossonero ha dimostrato di valere la maglia e la riconfema. Tutti gli altri sono bocciati: da Luiz Adriano che era stato già spedito in Asia a gennaio a Menez il cui rientro è stato atteso da quasi una stagione intera e che oggi ha il destino nelle proprie mani. Infine c'è anche la situazione del giovane Niang, per il quale molto dipenderà dai tempi di recupero del francese e dalla pazienza della società di accettare le continue pazzie fuori dal campo di un talentuoso ma indisciplinato ragazzo.