Epic fail di Blatter che ricorda l’Heysel: “Nessuno dimentichi quel 1885…”

Il neorieletto presidente della FIFA, Joseph Blatter non ha perso occasione per tornare subito alla ribalta delle cronache commettendo una ingloriosa gaffe durante il tributo alle 39 vittime dell'Heysel durante il 65′ Congresso della FIFA. Il potente statista svizzero ha omaggiato il ricordo della tragedia avvenuta nello stadio belga il 29 maggio di 30 anni fa prima di Liverpool-Juventus sottolineando di "non dimenticare" l'evento, sbagliando però la data dello stesso. Era il 1985, non il 1885 data ricordata da Blatter nell'imbarazzo generale dei presenti, tra i quali spiccava Michel Platini, oggi Presidente dell'UEFA e 30 anni fa in campo con la maglia della Juventus e autore del gol partita dagli undici metri.
Venti anni di potere e gaffe – Se è vero che i 20 anni di presidenza di Blatter alla FIFA sono costellati da una serie infinita di accuse per corruzione, tangenti e affari sporchi è pur vero che il numero uno del massimo organismo mondiale del calcio, si è sempre distinto per altrettante innumerevoli gaffe che hanno caratterizzato i suoi quattro mandati consecutivi. E così, anche al centro del ciclone dell'ultima inchiesta, Sepp Blatter ha tenuto fede alla sua immagine: ha sbaragliato la concorrenza facendosi rieleggere senza alcun candidato avversario valido e ha elargito il suo ultimo "epic fail" sull'Heysel.
Il tributo, l'errore, l'imbarazzo generale al Congresso FIFA in diretta mondiale – Ovviamente il Congresso della FIFA non poteva non elargire un tributo ufficiale ad una delle più gravi e atroci tragedie del calcio mondiale, la mattanza dell'Heysel avvenuta 30 anni fa in occasione della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. Il presidente della FIFA ha preso la parola nel silenzio e nella commozione generale: "…Oggi è il 30mo anniversario della tragedia terribile dell'Heysel. Oggi il 25 maggio del 1885, una partita di calcio, uno stadio devastato, ma la partita si gioca. La Juve batte il Liverpool 1-0 grazie ad un gol segnato da un signore che oggi si trova qua vicino a noi: Michel Platini…."
Tutte le gaffe del ‘colonello' svizzero: dal razzismo che non c'è agli insulti a Ronaldo fino all'assenza nel premiare l'Italia a Berlino – Non è la prima gaffe, e con la rielezione per i prossimi 4 anni non sarà nemmeno l'ultima. Nel 2011 di fronte al crescente e dilagante tema del razzismo nel calcio, tra tifosi ma soprattutto tra stessi giocatori di diverse squadre aveva detto: "Non c'è razzismo, forse qualche parola o gesto non corretti. Ma in questi casi basterebbe dire che questo è solo un gioco e stringersi le mani". Una frase che aveva indignato tutti e per la quale erano state chieste le dimissioni, ovviamente mai arrivate. Più recentemente era scivolato su Cristiano Ronaldo (2013) definendolo un "un comandante in campo che dedica più tempo al proprio look di quanto non ne abbia dedicato Leo Messi a incontrare gli studenti di Oxford la settimana scorsa". Altre polemiche, indignazioni e subito le classiche scuse di rito. Fino a quella che maggiormente da vicino ci riguarda, datata 2006 quando a Berlino fu l'Italia di Marcello Lippi a trionfare sulla Francia vincendo il quarto mondiale della storia azzurra. Ma sul palco d'onore tra medaglie e strette di mano mancava proprio lui, il colonnello Sepp che si era dimenticato di presenziare alla premiazione.