Emanuele Calaiò si racconta a THE BBEST: l’attaccante del Siena vuole giocare in A
Continuano le inteviste ai grandi bomber. Dopo Matteo Ardemagni del Padova è la volta di Emanuele Calaiò. L'attaccante del Siena, che con la sua doppietta ha steso il Sassuolo regalando tre punti fondamentali ai toscani, si racconta alla nostra rubrica THE BBEST. Primo gol dopo appena un minuto di gioco: cross di Reginaldo, sponda di Brienza e colpo di testa vincente di Calaiò che infila in rete. Al trentaquattresimo la replica, con un'azione di contropiede conclusa dal numero undici senese con uno splendido sinistro ad incrociare che infila l'angolo alla destra dell'estremo difensore romagnolo. Senza dubbio il migliore della 33a giornata di Serie B, Calaiò ci ha raccontato dei suoi progetti.
La doppietta fondamentale contro il Sassuolo ha permesso al Siena di accorciare la distanza dall’Atalanta ma soprattutto di staccare ancora il Novara. Può essere il successo che ipoteca la Serie A?
"Non credo proprio. Ci sono ancora un bel po' di punti in palio, mancano ancora nove partite e ci sono ventisette punti a disposizione. È ancora presto per parlare di Serie A però comunque siamo consapevoli che stiamo facendo un buon campionato ed abbiamo un buon margine dalla terza. Ne perendiamo atto però dobbiamoancora lottare".
Il traguardo della promozione è comunque vicino. Se il Siena dovesse centrare la promozione la tua idea sarebbe quella di rimanere in bianconero e giocare da protagonista anche nel massimo campionato, magari cercando di fare anche meglio degli otto gol di due anni fa?
"Assolutamente, questo è il mio obbiettivo. Io ho un contratto col Siena da rispettare e quindi lo rispetterò. A Siena mi trovo benissimo e voglio vincere il campionato e riportare la squadra in Serie A. Ho sposato questo progetto e sono molto contento di rispettarlo".
State dominando il campionato sotto la guida di Conte. Credi che il mister rimarrà anche il prossimo anno o temi che possa veramente andare alla Juventus?
"Non saprei, credo che il mister per il momento non voglia sentire voci di mercato, ma vuole pensare solo a Siena e vuole cercare di vincere il campionato qui. Anche il mister ha un contratto da rispettare ed il nostro presidente vuole continuare a lavorare con lui, quindi non vorrà privarsene. Poi non so quanto ci sia di vero ma se il mister avrà questa opportunità deciderà lui, perchè non lo starebbe chiamando una squadra qualsiasi, ma la Juve, e sarebbe importante per il suo futuro".
Parlando del tuo passato, sei sicuramente uno di protagonisti della strepitosa scalata del Napoli di De Laurentiis. Vedendo i partenopei ai vertici della classifica senti che una parte di merito è anche tua?
"Napoli per me è stato il passato, là ho dato tanto com'è giusto che sia perchè fare gol è il mio dovere. Certamente sono contento di averlo riportato in A e di quello che sta facendo perchè sinceramente un po' di mio ce l'ho messo. Sarò sempre tifoso del Napoli e lo seguirò sempre".
Ad inizio stagione il Siena ha riscattato interamente il tuo cartellino. Sei stato contento di questo oppure speravi di poter tornare a giocare nel Napoli?
"Non è stato un problema. Il Napoli ha fatto la sua scelta ed io la mia. Volevo giocare e sono andato via, non c'è dispiacere ma solo il rammarico di non aver potuto dare il mio contributo anche in Serie A".
6 gennaio 2000: una data che per te significa molto. Che effetto fa esordire in Serie A e segnare subito? Che ricordi hai di quella giornata?
"Penso che quella giornata per me sia difficile da dimenticare. È stato il mio primo gol in A all'esordio ed è un ricordo che mi porterò appresso per tutta la vita, perchè farlo a diciassette anni non è cosa da poco e c'erano anche i miei genitori. Ringrazio anche Mondonico perchè è stato il primo a credere in me ed ha fatto cominciare la mia carriera".
In carriera hai segnato più di cento gol. Qual è quello che ti è rimasto più impresso o comunque quello a cui sei maggiormente legato?
"Sono legato a molti gol in particolare, ma è chiaro che fare gol al "San Paolo" ha un gusto particolare perchè il pubblico di Napoli è molto caloroso ed è più sentito. Ricordo il gol in casa con il Lecce che fu un gol-promozione, quando vincemmo uno a zero e segnai di testa sotto una curva gremita".
Dopo ogni gol festeggi con un gesto che oramai conoscono tutti, quello dell’arciere: come è nata questo tipo di esultanza?
"Eravamo a casa mia, a Napoli, con degli amici. Si pensava di trovare un'esultanza che fosse particolare, diversa rispetto alle altre. Era un gesto che non faceva nessuno, quindi ho deciso di farlo per distinguermi".
In conclusione, vuoi dire qualcosa ai tifosi di Calcio Fanpage che ti hanno eletto come il migliore della trentatreesima giornata di Serie B?
"Ringrazio di cuore tutti quelli che mi seguono, sono contento di essere stato eletto come il migliore e spero che ce ne siano altre di giornate come questa".