El Shaarawy trascina la Roma e Bologna ko. Florenzi e Pellegrini certezze ‘fatte in casa’
La Roma di Eusebio Di Francesco fatica ma alla fine riesce a portare a casa i tre punti battendo 1-0 un buon Bologna all’Olimpico. La partita è decisa da un gran gol di un El Shaarawy in grande serata e per i giallorossi arrivano altri tre punti che, dovendo recuperare la gara con la Sampdoria, riduce le distanze dalla testa della classifica. Ma adesso andiamo a vedere nel dettaglio chi sono stati i migliori e i peggiori della sfida dell’Olimpico anticipo di questa undicesima giornata di Serie A.
Top, chi può sorridere e perché
L’insostituibile Florenzi
Non è un caso che Eusebio Di Francesco da quando è tornato a disposizione non rinunci mai ad Alessandro Florenzi. Il romano schierato questa volta da terzino destro non abbassa il proprio rendimento sia quando c’è da difendere (contro un ‘cliente’ di certo non facile come Federico Di Francesco) e sia quando c’è da spingere, tant’è che ha anche più volte l’occasione buona per segnare. A conferma che ovunque giochi Di Francesco (padre) può essere sempre soddisfatto, il figlio questa sera invece lo sarà meno.
La grande serata del Faraone
Il solo gol varrebbe l’inserimento tra i top di questa gara sia per importanza che per bellezza, ma Stephan El Shaarawy ci entra anche per la prestazione complessiva messa in campo contro il Bologna. Aveva tanta voglia di ripagare la fiducia donatagli da Di Francesco e probabilmente è proprio questo ad aver fatto la differenza: punta costantemente il diretto avversario riuscendo spesso a saltarlo e creare superiorità numerica e si sacrifica nei ripiegamenti difensivi.
Pellegrini non fa rimpiangere Nainggolan
La Roma si presenta per la gara con il Bologna senza Radja Nainggolan, un’assenza non da poco per i giallorossi dunque. Ma in campo la sua assenza si sente pochissimo (a differenza di quella di Kolarov per esempio). E se ciò accade è perché chi lo sostituisce, Lorenzo Pellegrini, mette sul piatto una grande prova aiutando in fase difensiva, gestendo con personalità il giro palla e dispensando giocate mostrando una grande qualità.
Flop, cosa dimenticare e in fretta
Un Krafth da rivedere
Non certo una serata da ricordare per il difensore del Bologna Emil Krafth. Lo svedese non riesce quasi mai ad arginare un El Shaarawy a tratti straripante e né tantomeno si vede mai quando c’è da accompagnare l’azione offensiva dei suoi. Migliora quando il Faraone si sposta sull’altra fascia, ma la sua partita resta comunque insufficiente.
Pulgar: il ‘cervello’ spento del Bologna
Roberto Donadoni gli ha affidato le chiavi del centrocampo, ma lui evidentemente le ha perse. Battute a parte, la prestazione di Erick Pulgar all’Olimpico non è di certo sufficiente: doveva essere il “cervello” della manovra emiliana, ma di palloni ne tocca davvero pochi (sbagliandone parecchi) e si fa vedere più per i tanti falli commessi che per i passaggi illuminanti.
Bruno Peres: bocciatura per il vice-Kolarov
Un po’ per emergenza, un po’ per far rifiatare Kolarov, nel ruolo di terzino sinistro contro il Bologna Eusebio Di Francesco ha deciso di schierare Bruno Peres. Il brasiliano fatica parecchio, soprattutto quando c’è da difendere e, se si fa il paragone con il lavoro che abitualmente svolge il serbo su quella fascia, la differenza appare davvero enorme.