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Ecco perché l’aereo privato di Leo Messi non è realmente di Messi

Il ‘Mundo Deportivo’ ha spiegato l’arcano attorno al velivolo che tutti dicevano fosse del campione argentino del Barcellona: Messi lo ha preso solamente in leasing – un noleggio a lungo termine – e le scritte dei nomi dei figli sugli scalini sono state volute dalla società proprietaria, per una operazione di marketing.
A cura di Alessio Pediglieri
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Si definiscono fake news e sono ciò che di più deleterio il giornalismo 2.0 possa produrre. A farne le spese, ultimo in ordine di tempo, è stato anche Lionel Messi, il fenomeno argentino, la Pulga azulgrana sul quale sono stati scritti fiumi di inchiostro – soprattutto virtuale – del suo nuovo jet privato ‘autografato' con i nomi dei propri figli sugli scalini.

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Foto, indiscrezioni, notizie che hanno alimentato la morbosità di chi vive di gossip e pettegolezzi vari ma che alla fine si è rivelata la classica notizia fasulla, messa in giro ad arte o semplicemente per una mancata verifica delle fonti della notizia. Non è del tutto sbagliato dire che l'aereo fotografato e criticato sia di Messi, ma c'è un distinguo: il campione argentino lo ha preso solamente in leasing da una società che per motivi puramente di marketing ha deciso di incidere i nomi dei figli del campione argentino sulla scalinata d'accesso.

Aereo in leasing, noleggio a lungo termine

A spiegare l'artefatto ci ha pensato la stampa spagnola, come svelato dal quotidiano Mundo Deportivo: l’aereo in questione, dal valore di circa 15 milioni e fotografato nell'hangar di San Fernando, non è propriamente di Messi perché la Pulce non possiede il velivolo prelevato solamente in leasing, come avviene per le automobili, una sorta di noleggio a lungo termine che in pochi si possono evidentemente permettere.

Un marketing perfetto

Oltretutto, la scelta di inserire i nomi dei figli nella scalinata non è stata un'idea della Pulga, bensì della società che è proprietaria del velivolo. In pratica una sorta di pubblicità utilizzando la nomea del fuoriclasse argentino. Un'idea nata dal marketing della compagnia che ha fatto un piacere a Messi ma ne ha anche sfruttato al massimo l'immagine. Tutto il parlare attorno all'aereo di Messi – che di Messi non è – ha colto nel segno: attirare più clientela possibile.

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