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Ecco i Mondiali del futuro, in Russia ci sarà il Var

L’Ifab, l’International Football Association Board, riunito a Zurigo ha votato all’unanimità il via libera all’utilizzo del Var spianando la strada all’utilizzo della video assistant referee ai mondiali che si disputeranno in Russia.
A cura di Marco Beltrami
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I tifosi italiani vorranno sicuramente dimenticare in fretta i prossimi Mondiali, alla luce della mancata partecipazione della nostra rappresentativa. La kermesse iridata che andrà in scena in Russia nella prossima estate però è già destinata a rimanere della storia. Il motivo? Sarà la prima edizione del Campionato del mondo con l'utilizzo del Var, ovvero la moviola in campo che nella Serie A abbiamo imparato a conoscere proprio in questa stagione.

Ai Mondiali 2018 ci sarà il VAR

Giornata storica dunque per uno sport che diventa sempre più tecnologico. Nella riunione di Zurigo, l'Ifab ovvero l'International Football Association Board istituzione che governa le regole del gioco ha votato votato all'unanimità il via libera all'utilizzo del Var. Strada spianata dunque per l'utilizzo della video assistant referee ai Mondiali che si disputeranno in Russia il prossimo mese di giugno e luglio. E' questo il risultato, si legge in una nota ufficiale, delle sperimentazioni effettuate in quasi 1000 partite che hanno permesso di considerare positivo l'utilizzo del mezzo tecnologico. Curioso come questa decisione arrivi esattamente due anni dopo, l'approvazione dell'utilizzo del Var nel panorama calcistico internazionale (il 6 marzo 2016)

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Come funzionerà e quando sarà utilizzato il Var ai Mondiali

Il Var sarà utilizzato nelle partite dei prossimi Mondiali con la stessa casistica adottata in Italia. Oltre dunque agli arbitri in campo, ci saranno due ufficiali di gara, addetti al Vari, che in una particolare postazione potranno collaborare con il direttore di gara in tempo reale esaminando le situazioni dubbie della partita. Gli episodi che potranno essere presi in esame però sono solo di 4 tipi: ovvero la segnatura di un gol, l'assegnazione di un rigore, l'espulsione diretta (non quella per somma di ammonizioni, "giallo") e l'errore di identità (scambio del calciatore da ammonire o espellere con un altro).

Come si comporteranno gli arbitri con la moviola in campo

Una volta analizzato l'episodio galetto, gli addetti al Var attraverso gli auricolari comunicheranno o al direttore di gara quanto accaduto con un "silent check", ovvero un controllo silente. L'arbitro in campo decide a questo punto a sua discrezione se fidarsi della valutazione dei collaboratori o controllare in prima persona sul monitor a bordocampo. Nel primo caso fa proseguire il match, senza fare il classico gesto dello "schermo" che indica la scelta di rivedere personalmente quanto accaduto.

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Var sul maxischermo, la novità ai Mondiali

La novità degna di nota, è che il Var potrebbe diventare uno strumento maggiormente "social". C'è la volontà infatti di trasmettere le immagini della decisione presa con la moviola in campo su un maxischermo. Un modo per coinvolgere maggiormente gli spettatori e magari "alleviare" il peso delle pause troppo lunghe per le decisioni, situazione molto contestata dagli addetti ai lavori.

Il Var ai Mondiali, ma non in Champions

Una decisione quella dell'Ifab che stride con quella dei vertici Uefa che hanno deciso di non approvare l'utilizzo del Var nella prossima Champions League. Il motivo? L'eccessiva confusione di un mezzo che non ha convinto a pieno il numero uno dell'Uefa Aleksander Čeferin. Queste le sue parole: "Nessuno ancora sa esattamente come funziona. C'é ancora molta confusione. Io non sono affatto contrario, ma c'è bisogno di spiegare meglio quando usarlo. Vedremo alla Coppa del Mondo. Potrebbe essere un buon progetto, utile per il calcio, ma non dobbiamo affrettarci a prendere questo tipo di decisioni".

Var sì o Var no, il mezzo tecnologico non ha cancellato le polemiche

La moviola in campo è sicuramente un mezzo molto utile per gli arbitri, ma finora non ha cancellato del tutto le polemiche. Nel mirino degli addetti ai lavori, i criteri di valutazione sia da parte degli addetti al Var, sia del direttore di gara. La decisione di "andare a vedere o meno" determinati episodi, ha spesso fatto arrabbiare i tifosi, che hanno dunque contestato più che il mezzo, l'utilizzo dello stesso. I Mondiali saranno un altro banco di prova importante, con la speranza in futuro di affinare uno strumento che rappresenta comunque un punto di svolta per lo sport più bello del mondo

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