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E’ un Napoli che va di fretta con le doppiette che fanno dimenticare i vecchi bomber

Milik ha aperto le marcature con due reti in 14 minuti, Callejon ha chiuso i conti nella ripresa con altri due gol. In un Napoli che per dimenticare Higuain (e il chiacchierato ritorno di Cavani) ha scelto la via delle doppiette: tre in due giornate, 6 reti in totale. La cura è giusta.
A cura di Alessio Pediglieri
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Dimenticare Gonzalo Higuain. Una mission impossible che per qualche istante si è trasformata in realtà solo dopo due giornate di campionato. Merito di Arkadiusz Milik, il polacco arrivato dall'Ajax che in un quarto d'ora ha rifilato due reti al Milan, imitato nella ripresa da un ritrovato Callejon. Gol e spettacolo che hanno fatto dimenticare il Pipita ad un San Paolo a tratti estasiato da questo Napoli 2.0 che marcia a suon di doppiette. Nel difficile esordio di Bergamo ci ha pensato Mertens, contro i rossoneri Milik e Callejon. E' questa la medicina giusta per far fronte alla carenza dell'argentino.

La regola della doppietta – La Juventus ha vinto ma Higuain non ha brillato. Anche il Napoli ha vinto e hanno brillato i vice Higuain: Milik e Callejon autori di due reti contro il Milan nel 4-2 del San Paolo. Perché per far fronte all'assenza di un Pipita capace di infilare per 36 volte le porte avversarie, Sarri sa perfettamente che il gruppo deve far quadrato. E la regola della doppietta è stata ancora una volta mantenuta: 2 gol li aveva siglati Mertens recuperando a Bergamo, due gol li hanno segnati Milik, nel primo tempo e Callejon, nella ripresa.

Sei gol per dimenticare il Pipita – Avanti così. Perché la media è quella giusta, con un manipolo di giocatori che hanno una "media Higuain" perfetta: 1 rete ogni 90 minuti di gioco. I gol segnati sono già 6 in 180 minuti e se la difesa tornerà ad essere solamente la parvenza di quella imperforabile dell'anno passato, questo Napoli può davvero procedere al nuovo corso senza ulteriori patemi d'animo.

Milik, predestinato del gol – Dopotutto Milik ha sempre segnato: il polacco nell'Ajax ha medie gol/minuti migliori dei precedenti mostri sacri che hanno vestito i colori dei Lancieri, Suarez e Ibrahimovic. E' una macchina da gol, deve solamente trovare il giusto ritmo e l'intesa con i compagni. Contro il Milan non ha sentito la pressione in campo: era lui l'osservato speciale, al San paolo, davanti al suo nuovo pubblico, nella prima vera prova del dopo Higuain. E non ha fallito: due reti in 14 minuti, la prima di rapinma in area di rigore su una ribattuta su palo, la seconda imperiosamente di testa. Il polacco, a fine partita, è intervenuto ai microfoni di Premium Sport: "Il mio sogno era segnare un gol al debutto dal primo minuto dedicandolo ai tifosi, fantastici. Sono molto felice di giocare per questo club, sono soddisfatto. I tifosi qui sono matti per il calcio. Higuain? Non sento la pressione. Lui è un giocatore che adesso gioca per la Juventus, io devo dimostrare le mie qualità".

Callejon, ritorno al futuro – Insieme a Milik si è rivisto anche Callejon che ha preso le veci di Mertens (strepitoso anche contro il Milan dopo esser stato decisivo con l'Atalanta) sotto rete. Per lo spagnolo due reti in area piccola, da rapace elle occasioni perdute dalle difese avversarie. Due gol che danno morale e ribadiscono che questo Napoli ha nelle ali le armi migliori e se anche non ha (ancora) un bomber di razza in area di rigore, sa come giocare diversamente per ottenere lo stesso risultato.

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