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È tornato Ibra: “I leoni recuperano prima degli umani”

A trentacinque anni, Ibra ha ridotto di in un mese la scadenza fornita dai medici per il brutto infortunio subito ad aprile. Oggi, nella gara di Premier League contro il Newcastle, è tornato in campo e ha vestito per la prima volta il numero 10 del Manchester United.
A cura di Vito Lamorte
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Zlatan Ibrahimovic è tornato in campo dopo l'infortunio che lo ha messo ko nella scorsa stagione. L'attaccante svedese ha parlato a BT Sports nel post della sfida tra il suo Manchester United ed il Newcastle, finita 4-1 per i Red Devils, e ha mostrato la solita dote di sfacciataggine.

Alla domanda su eventuali dubbi riguardo al suo recupero anticipato Ibra ha risposto: "No! I leoni non recuperano come gli umani" e poi ha concluso: "Non sono preoccupato perché so quanto lavoro e quanto mi sacrifico. Sono grato di poter giocare di nuovo a calcio".

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Zlatan, il nuovo numero 10 dello United

Lo svedese ha, sorprendentemente, accorciato il tempo di recupero dall'infortunio di un mese ed è entrato oggi al 76 ‘come sostituto di Anthony Martial tra gli applausi dello stadio sul punteggio di 4 -1. Ibrahimovic ha sfoggiato per la prima volta  il numero '10' sulle spalle visto che la scorsa stagione ha indossato il ‘9', ora sulle spalle di Romelu Lukaku, fino al tremendo infortunio che lo ha tenuto fuori da aprile fino ad oggi.

Zlatan Ibrahimovic è alla seconda stagione con il Manchester United e la scorsa stagione ha disputato 46 partite segnando 28 goal, miglior cannoniere della squadra, e sollevando tre titoli: l'Europa League, la League Cup (EFL Cup) e la Community Shield. Lo svedese ha rinunciato allo stipendio per il tempo di inattività e ha firmato il nuovo contatto lo scorso 24 agosto dopo che il precedente era scaduto il 30 giugno.

Ibra: Grazie a tutti

L'attaccante svedese ha voluto dedicare un pensiero a quanti li sono stati vicino in questi mesi difficili e lo ha reso noto attraverso i suoi profili social:

Grazie a tutti coloro che si sono stati al mio fianco negli ultimi mesi. Grazie alla mia famiglia, all'allenatore, ai compagni di squadra, Mino, DarioFort, Dahan, DrFu, DrVolker, Amanda e soprattuto ai miei fan. Non si trattava di un lavoro di un uomo e senza tutti voi io non sarei tornato a giocare a calcio oggi. Vi ringrazio e vi voglio bene.

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