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E’ scomparso Coutinho, il ricordo di Pelè: “Un giorno faremo ancora i passaggi in cielo”

Antonio Wilson Vieira Honório, in arte Coutinho, è morto all’età di 75 anni. Insieme a Pelè è considerato il giocatore più grande del Santos in cui giocarono insieme dal ’57 al ’68 segnando oltre 1.400 gol. Con Pelè formò la coppia d’attacco perfetta e furono campioni del Mondo col Brasile nel 1962.
A cura di Alessio Pediglieri
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Insieme si racconta abbiano segnato qualcosa come 1.500 gol, Pelè e Coutinho. Due autentici eroi del Brasile degli anni 50 e 60. Oggi, Antonio Wilson Vieira Honório, in arte Coutinho, è morto all'età di 75 anni e ha lasciato solo O Rei che ne ha pianto la scomparsa, celebrandolo attraverso i propri account ufficiali via social network.

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Erano una coppia offensiva d'altri tempi, di quelle che nessun avversario voleva trovarsi di fronte, soprattutto se la posta in palio contava più di un semplice successo perché quando c'era da inventare, segnare e strabiliare, Pelè e Coutinho formavano all'unisono un'unica entità in campo, che trasformava tutto ciò che passava sul rettangolo di gioco, qualcosa di magico.

Insieme prima nel Santos, poi in nazionale, nella Seleçao che incantò il mondo e che ancor oggi a distanza di 60 anni è ancora un fiore all'occhiello di un calcio epico e irripetibile: Coutinho creava, Pelè finalizzava. Nel club della Balena fecero impazzire avversari e il mondo del calcio, dal 1958 al 1967.

In quel decennio, il Santos vinse tutto ciò che c'era a disposizione, con il record assoluto (e imbattuto) di 5 Taça Brasil consecutive. La competizione calcistica brasiliana che si è svolta fra il 1959 e il 1968 e che in Italia è ricordata come Coppa Brasile, il più importante torneo calcistico dell'epoca in Brasile. Lo stesso in cui la leggenda narra di quando Pelè, a 4 minuti dalla fine di Santos-Gremio 4-3 che valeva l'accesso alla finale, decise di andare in porta al posto dell'espulso Gilmar.  Nel segno di Coutinho e di Pelè il Santos conquistò anche 8 Campionati Paulisti, 2 Coppe Libertadores e 2 Coppe Intercontinentali.

Oltre al Santos, però, Coutinho fu anche perno della Seleçao dell'epoca contando 15 presenze e 6 reti esordendo il 9 luglio 1960 contro l'Uruguay (1-2) e vincendo i Mondiali 1962. Una vittoria che però Coutinho non sentì davvero mai completamente sue perché non scese mai in campo, chiuso nelle gerarchie dai vari Garrincha, Vavá, Amarildo e Zagallo. Un destino amaro che coinvolse anche il ‘fratello di mille gol' Pelé, anch'egli lontano dall'essere protagonista in quel Mondiale in cui si infortunò all'inizio.

È una grossa perdita. I nostri passaggi, Coutinho e Pelé, hanno reso famoso il Brasile in tutto il mondo. Sono sicuro che un giorno faremo ancora i passaggi in cielo. Le mie condoglianze alla famiglia

Un binomio Coutinho-Pelè che per il Santos è parte  integrante della propria gloriosa storia: Coutinho è considerato il più grande giocatore del Santos (ovviamente dopo O Rei) del quale è il terzo marcatore di sempre della storia del Santos dietro a Pelé (ovviamente) e Pepe

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