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E’ morto Washington, grande gloria del calcio brasiliano stroncata dalla SLA

Il 54enne, come Stefano Borgonovo, ha perso la sua dura battaglia contro la Sclerosi laterale amiotrofica.
A cura di Marco Beltrami
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Il mondo del calcio piange la scomparsa Cesar Santos Washington, grande gloria brasiliana. A pochi giorni dall’inizio del Mondiale dunque il Paese verdeoro si stringe intorno alla famiglia del 54enne che è morto nella sua abitazione a Curitiba dopo una lunga battaglia contro la SLA, la sclerosi laterale amiotrofica. La malattia degenerativa continua a mietere vittime anche tra gli ex calciatori. Una vita nel calcio per Washington, conosciuto anche con il soprannome tratto da una serie televisiva brasiliana di "Casal 20". Da attaccante ha calcato i campi dal 1980 al 1996, ed è il nono miglior realizzatore della storia del calcio brasilero. Tante le maglie indossate durante la carriera anche se il suo nome è legato soprattutto al Fluminense con cui ha conquistato 3 titoli Carioca e un Campionato brasiliano. 9 le presenze in Nazionale con un oro conquistato ai Giochi PanAmericani del 1987.

Washington come Borgonovo. Washington da diversi anni doveva lottare contro gli effetti degenerativi della SLA. Una malattia che non gli ha lasciato scampo, come accaduto già al nostro Stefano Borgonovo, deceduto quasi un anno fa per le stesse cause. Anche in Brasile, come in Italia per l’ex attaccante del Milan, è scesa in campo la solidarietà per "Casal 20" che in questi anni è stato al centro di numerose manifestazioni ed eventi anche di raccolta fondi per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa terribile malattia.

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