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E’ morto Rubén Oswaldo Díaz, il “Panadero” ex Atletico Madrid

L’allenatore ed ex calciatore argentino è morto all’età di 72 anni nella sua Buenos Aires. Alla base del decesso ci sarebbero dei problemi vascolari sopraggiunti dopo un intervento chirurgico.
A cura di Marco Beltrami
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Il mondo del calcio piange la scomparsa di Rubén Oswaldo Díaz, meglio conosciuto come Panadero. L'allenatore ed ex calciatore argentino è morto all'età di 72 anni nella sua Buenos Aires. Alla base del decesso ci sarebbero dei problemi vascolari sopraggiunti dopo un intervento chirurgico. A ufficializzare la triste notizia è stata la famiglia dell'ex difensore dell'Atletico Madrid.

Argentina, morto a 72 anni Rubén Oswaldo Díaz, il Panadero

L'ex calciatore che pochi giorni fa aveva compiuto 72 anni è morto a Buenos Aires. Il Panadero era stato ricoverato  in una clinica nella capitale argentina dopo aver subito un intervento chirurgico sull'aorta addominale. Purtroppo dopo l'operazione sono sopraggiunti dei problemi vascolari, che ne hanno causato il decesso. L'Argentina del calcio è in lutto per un personaggio che ha collezionato anche una lunga carriera in panchina soprattutto nella veste di vice allenatore

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La carriera di Rubén Oswaldo Díaz

Da calciatore Rubén Oswaldo Díaz ha militato nel Racing e nel San Lorenzo in patria, prima di trasferirsi in Spagna dove ha vestito la casacca dell'Atletico Madrid dal 1973 al 1977. Díaz ha fatto parte della squadra dei colchoneros che è stata vice campione della Coppa Europa nel 1974 e campione della Coppa Intercontinentale nel 1975. Tuttavia, il suo maggior successo come giocatore c'è stato quando militava nel Racing Club in Argentina, dove tra il 1966 e il 1967 è stato campione del torneo locale e delle coppe Libertadores e Intercontinentale. Da viceallenatore ha lavorato sulle panchine di Boca, Atletico e nazionale argentina

Il soprannome di Panadero

Nella sua carriera spesso e volentieri Rubén Oswaldo Díaz è stato riconosciuto come il Panadero. Un soprannome legato all'attività del papà che aveva appunto una panetteria. Ecco allora che inevitabilmente Díaz è stato considerato il "fornaio" del calcio

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