“E’ morta in piedi”. Maradona commenta il tonfo della Spagna in Coppa del Mondo

"E' morta in piedi". Parole forti, grani di sale strofinati sulla pelle dei tifosi della Roja, bruciati dalla cocente sconfitta subita contro il Cile. Diego Armando Maradona commenta così prestazione e tonfo della squadra di Vicente Del Bosque. Le reti di Vargas (attaccante di proprietà del Napoli) e Aranguiz (nell'orbita dell'Udinese) hanno sancito l'eliminazione delle Furie Rosse dal Mondiale in Brasile e chiuso il ciclo della nazionale che aveva dominato in Sudafrica (Coppa del Mondo 2010) e poi all'Europeo 2012. "E' morta in piedi", ha ribadito l'ex Pibe de Oro ai microfoni di ‘Telesur' durante la trasmissione dedicata alla rassegna iridata: tra le cause della disfatta anche l'aver ancora schierato tra i pali Casillas, reduce dalla pessima prestazione contro l'Olanda (vittoria degli ‘arancioni' per 5-1) e, soprattutto, privo della fiducia necessaria per affrontare un appuntamento così importante come la sfida con il Cile. Iker sul banco degli imputati ma le attenuanti sono altrettanto evidenti: "La Spagna è morta in piedi – ha concluso Maradona – anche perché aveva in squadra calciatori arrivati dopo una stagione massacrante tra campionato, Champions League e Coppa del Re. Mentre il Cile aveva energie a sufficienza per lottare su ogni pallone e ha chiuso la Spagna nella sua metà campo".
Spagna fuori dal Mondiale, Mourinho: "Bravo Sampaoli"
José Mourinho esalta le prestazioni di Olanda e Cile, le scelte dei rispettivi ct (van Gaal per i ‘tulipani', Sampaoli per la Roja) nell'analisi dedicata al tonfo della Spagna al Mondiale in Brasile. "La Spagna ha fatto cose incredibile in questi ultimi sei anni – ha ammesso il manager portoghese del Chelsea – ma il suo modo di giocare al calcio è stato studiato, sono state trovate le contromisure. Van Gaal è stato molto bravo nel preparare la partita contro la Spagna. Sampaoli è riuscito a fare anche meglio nel modo in cui ha schierato la squadra meritando ampiamente la vittoria".