Dzeko e Hazard che fenomeni, classe e potenza allo Stamford Bridge
La Roma ottiene un pari che assume le sembianze di una vittoria sul difficile campo dello Stamford Bridge. Il 3-3 inglese, infatti, con il contestuale pari dell’Atletico Madrid col Qarabag e due delle prossime tre sfide europee da giocare in casa diventa un punto pesantissimo con un ottimo +3 sui Colchoneros. Eppure, la gara non era cominciata al meglio col Chelsea sopra per 2-0 su alcuni errori difensivi giallorossi e poi l’incredibile rimonta con Kolarov ma soprattutto con la doppietta di Dzeko.
Prodezze vanificate dal pareggio finale del solito Hazard con la spartizione della posta in palio che, alla fine, va bene ad entrambe le contendenti. Dalla magica notte del bosniaco alla sontuosa prestazione del belga, ecco top e flop di Chelsea-Roma.
I top dello Stamford Bridge
David Luiz mediano anzi no bomber, che missile all’11’
Dieci partite stagionali, di cui 9 nel suo ruolo, da centrale. Stasera, invece, complici le assenze di Kanté e Drinkwater, in emergenza, Conte lo schiera da mediano. E lui, con dei piedi da cecchino, proverbiali le sue punizioni, da autentico brasiliano non delude. Imposta, gioca a due tocchi e si toglie pure il capriccio, e che capriccio, di realizzare il gol del momentaneo 1-0 all’11’ del primo tempo. Passiamo al gol: prova a suggerire per Morata ma Juan Jesus chiude, in maniera approssimativa, con una respinta corta centrale che diventa un eccellente assist per l’ex Paris Saint Germain il quale prende la mira e con un tiro di interno collo a giro castiga l’altro connazionale Alisson. Un tandem fra brasiliani, una rete da cineteca, per una risorsa preziosissima, per un centrocampista, ormai, aggiunto.
Dzeko che sogno: una doppietta nel giorno della sua 100esima in giallorosso
Alla 100esima in giallorosso e all’ottava gara con il Chelsea contro il quale, peraltro, non era mai riuscito a segnare, Dzeko si fa il regalo più bello con una doppietta tanto importante quanto spettacolare. Prima, su assist dell’ottimo Fazio, il bosniaco con una girata al volo di sinistro castiga Courtois facendo esplodere i 3mila tifosi giallorossi accorsi allo Stamford Bridge. Una perla che suggella il suo legame con i capitolini, regala il pari ai suoi e iscrive la sua prodezza nel novero dei gol più belli della Champions.
Poi, quando sembrava che la sua fame si fosse placata, al 69’, su punizione del solito Kolarov, lasciato colpevolmente solo, Dzeko sigla di testa la marcatura dell’insperato sorpasso, dell’incredibile rimonta: 3-2. Una doppietta che vale tanto ma che non viene scalfita nemmeno dal pari finale di Hazard per una serata indimenticabile, da autentico protagonista.
Hazard bis, 2 gol che valgono oro
Compassato, lento, ben controllato dalla mediana giallorossa e non certo in una delle sue migliori serate, almeno nella prima frazione di gioco. Insomma, una gara decisamente no per lui. E invece, malgrado le premesse, come solo i grandi sanno fare, nel momento più positivo per la Roma che stava schiacciando il Chelsea nella propria metà campo, ecco arrivare, rocambolesco, il gol del belga.
Peres e Gonalons non si capiscono, i capitolini perdono palla a centrocampo, Morata riceve si avvicina alla 16 metri avversaria e poi calcia ma il suo tiro, pur deviato da Fazio, diventa un favoloso assist per Hazard che non ci pensa un secondo e scarica di prima intenzione alle spalle di Alisson. Una rete beffarda ma che paga la cauzione per una prestazione nella prima parte di gara non ai suoi soliti livelli. La ripresa, sembra avere lo stesso canovaccio dei primi 45’ di gioco, ma il #10 del Chelsea non si scompone e, sempre nel momento più critico, realizza, stavolta di testa, la rete del 3-3 finale: funambolo.
Kolarov accorcia, rete da cineteca per lui
Sulla corsia sinistra della Roma i giallorossi sono pericolosissimi. Con Perotti prima e con Kolarov poi, qui gli uomini di Di Francesco creano i maggiori grattacapi al Chelsea anche grazie alla complicità di Zappacosta più bravo ad attaccare che a difendere. In questa specifica porzione di campo, infatti, la compagine italiana trova terreno fertile per le proprie avanzate con diverse occasioni pericolose specie in avvio di gara col numero #8 argentino.
Quando però il risultato della prima frazione di gioco sembrava condannare inesorabilmente a raggiungere gli spogliatoi sul 2-0, la Roma col terzino serbo trova una rete stupenda. Kolarov sulla trequarti, solo, non aiutato da alcun compagno vicino si mette in proprio, si allunga il pallone d’esterno e taglia fuori in un sol boccone sia Zappacosta che Azpilicueta, entra in area e, complice la deviazione di Christensen, batte l’incolpevole Courtois: 2-1. Una rete preziosa che carica i suoi capaci poi nel secondo tempo di mettere ancora più sotto il Chelsea, guadagnare il vantaggio e poi chiudere sul 3-3.
I flop di Chelsea-Roma
Morata non incide, perso il duello a distanza con Dzeko
Recuperato per la gara di stasera dopo l’infortunio di 20 giorni fa con il Manchester City, Morata è sceso in campo con tante attese per riprendere il discorso interrotto a settembre. Controllato bene dall’arcigna e spigolosa retroguardia romana però, lo spagnolo perde il duello a distanza col bosniaco Dzeko con solo 2 tiri tentai (1 in porta), solo 1 dribbling riuscito ed una grande occasione mancata su contropiede Blues quando il #9 di Conte non è riuscito a beffare in uscita Alisson allargandosi troppo sulla destra. Una gara modesta per un calciatore dai mezzi tecnici illimitati ma il cui voto, ancorché negativo, viene attenuato da un periodo di inattività abbondante che gli ha tolto, almeno al momento, lo smalto giusto.
Gerson corpo estraneo
In una Roma che, pur sbagliando in tante circostanze in fase difensiva, lotta e se la gioca a viso aperto con i campioni d’Inghilterra in carica, il brasiliano Gerson è sembrato essere il calciatore più in difficoltà della banda Di Francesco. Eppure, la sua presenza, date le assenze di Defrel e Schick e l’impossibilità per El Shaarawy, recuperato per la panchina, di giocare 90′ minuti, era pressoché scontata. Il ragazzo però, non sfrutta l’occasione, delude e sciupa diverse situazioni di gioco potenzialmente importanti. Si impegna, ci prova ma non riesce mai, o quasi, a trovare la posizione e la giocata utile per portare benefici ai suoi. E così, mestamente, al 71’ esce per l’ex Sassuolo Pellegrini ponendo fine ad una prestazione non certo eccellente. Rimandato.
Fabregas irriconoscibile, soffre il dinamismo giallorosso
Serata no anche per lo spagnolo Fabregas che, per quasi tutta la partita, è sembrato poco incisivo e soprattutto poco presente nel gioco Blues. Vittima della voglia della Roma e di un centrocampo che si concede poche sbavature, l’ex Barcellona non riesce ad interdire, a fare filtro e soprattutto ad impostare. Qualcosa di assolutamente insolito per lui ma che comunque non gli procurano il cambio con Conte costretto a lasciarlo in campo più per la mancanza di alternative che per la speranza di una sua repentina svolta. Irriconoscibile.
Tabellino e voti
Chelsea (3-5-2) Courtois 6; Azpilicueta 5.5, Christensen 5.5, Cahill 5.5; Zappacosta 6 (Dal 77’ Rudiger 6), Fabregas 5, David Luiz 6.5 (Dal 57’ Pedro 6), Bakayoko 5.5, Marcos Alonso 5.5; Hazard 8 (Dal 80’ Willian s.v.), Morata 5.5. A disposizione: Caballero; Rudiger, Scott; Kenedy, Pedro, Willian, Batshuayi. Allenatore Antonio Conte 5.5
Roma (4-3-3) Alisson 6; Bruno Peres 6, Fazio 6, Juan Jesus 5.5, Kolarov 6.5; Nainggolan 6.5, Gonalons 6, Strootman 6 (Dal 83’ Florenzi s.v.); Gerson 5.5 (Dal 71’ Pellegrini 5.5), Dzeko 8, Perotti 6.5 (Dal 88’ El Shaarawy s.v.). A disposizione: Skorupski; Moreno, Florenzi; De Rossi, Pellegrini, Under; El Shaarawy. Allenatore Eusebio Di Francesco 7
Arbitro e assistenti
Damir Skomina (Slovenia), gli assistenti Jure Praprotnik , Robert Vukan, assistenti arbitrali aggiuntivi Matej Jug, Rade Obrenovic. Quarto uomo Grega Kordež, delegato Uefa Tobias Wolf (Germania). In 11 incontri diretti con italiane in campo il rendimento dello sloveno è positivo con solo 3 sconfitte per i nostri club, ultima volta con una squadra di Serie A: Nizza-Napoli 0-2.
Precedenti col Chelsea e le inglesi
Due i precedenti fra le squadre. Precisamente, nella fase a giorni della Uefa Champions League stagione 2008/09. In quell’annata, all’andata i giallorossi uscirono sconfitti dallo Stamford Bridge per la rete di capitan Terry. Al ritorno, invece, la Roma ebbe la meglio sulla compagine Blues allora allenata da Felipe Scolari con un netto 3-1 in casa grazie alle reti di Panucci, alla doppietta di Vucinic e alla marcatura (solita) di John Terry. Con le inglesi in generale, lo score è di 31 sfide con 9 successi, 9 pareggi e 13 sconfitte con 24 gol fatti e 36 subiti.