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Dybala: “Noi come Massimo Decimo Meridio, Juve di Gladiatori”

L’attaccante argentino ha paragonato la rimonta scudetto della Juventus alla vita del ‘Gladiatore’. Dybala inoltre ha svelato che Pogba gli ha suggerito di esultare con la ‘Dab Dance’.
A cura di Alessio Morra
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Per Paulo Dybala la straordinaria rimonta della Juventus di questa stagione si può paragonare alla storia di Massimo Decimo Meridio il protagonista del film ‘Il Gladiatore’ di Ridley Scott. La forza non solo fisica ma anche mentale fu decisiva per le sorti e pre il riscatto del ‘Gladiatore’ Russell Crowe. E quella stessa forza l’ha trovata la Juventus per vincere il quinto titolo consecutivo:

Se dovessi paragonare la nostra rimonta a un film? Mi piace molto ‘Il Gladiatore’. Come noi, Massimo Decimo Meridio non iniziò bene. Gli ammazzarono la moglie e il figlio. Ma con la sua forza interiore è riuscito a uccidere il Cesare. Era quello che voleva, così come noi volevamo lo scudetto a tutti i costi.

Spesso si dice che le stelle delle grandi squadre faticano ad andare d’accordo, perché in genere nessuno vuole dividere il palcoscenico. Ma Dybala a Torino è diventato un grande amico di Pogba, che gli ha suggerito di celebrare i suoi gol con la ‘Dab Dance’:

La Dab Dance è un’idea di Paul, io l’ho seguito. Lui è sempre molto allegro, balla e canta. Un giorno scherzano ci siamo detti: ‘La prima volta che segneremo entrambi in una partita, esultiamo così.

Il ventiduenne argentino ha scelto anche il gol più bello della sua stagione in bianconero, che per lui è quello con il Sassuolo. Mentre secondo Dybala il gol più bello che ha realizzato in Italia è stato quello segnato in un Palermo-Genoa lo scorso anno:

Il più bello è stato quello realizzato al Sassuolo, perché la palla è andata dove volevo io. Quando riesci a fare ciò che hai nella testa sei contento. Il gol più bello alla carriera? Forse quello segnato a Palermo lo scorso anno con il Genoa.

Nell’intervista rilasciata a GQ l’argentino ha parlato anche della sua vita, del passaggio dall’Argentina all’Italia e ha svelato anche le sue passioni televisive. La lettura però non è uno dei suoi hobby preferiti:

La mia vita è cambiata prima di arrivare in Italia, avevo 15 anni e mi sono trasferito a Cordoba, da solo, per giocare nell’Istituto. Cordoba è più grande di Palermo e Torino, quindi alle metropoli ero abituato. Il vero impatto è stata la partenza in Italia. Mi sono ritrovato a 11mila chilometri da casa a 17 anni. Oggi vivo con la mia ragazza, facciamo una vita rilassata. Una o due volte a settimana andiamo al cinema oppure usiamo Netflix. Ho ‘divorato’ Narcos e sto seguendo Prison Break. Raramente leggo. L’ultimo libro è quello di Guardiola.

 
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