Dybala, maglia numero 21 come Pirlo e Zidane: “Qui per vincere”
La maglia numero 21, quella di Pirlo e prima ancora di Zidane. Paulo Dybala la indossa e si dirige verso una delle porte che conduce sulle gradinate a strapiombo dello Juventus Stadium. E' a suo agio, quella divisa calza a pennello e non gli pesa nonostante l'abbiano vestita calciatori che hanno lasciato il segno nella storia bianconera e del calcio internazionale; nonostante i 40 milioni (32 più 8 di bonus) che i bianconeri hanno sborsato per convincere il Palermo a lasciar partire il talento argentino esploso nella scorsa stagione. "Perché ho scelto questo numero? Perché mi piace – ammette in conferenza stampa il calciatore – l'hanno avuto giocatori importanti e poi è la mia età". Carlitos Tevez è tornato al Boca Juniors, una standing ovation l'ha salutato allo Stadium mentre un'ovazione l'ha accolto alla Bombonera.
La ‘joya' – il gioiello, è il soprannome di Dybala – è appena all'inizio della sua carriera e sa che Torino è un trampolino di lancio. "Sono qui per crescere come calciatore e come persona. Sul mio ruolo dovrò parlare con il tecnico per vedere cosa ne pensa lui, in primo luogo". Calibra le parole, pure questo fa parte del processo di maturità e allora spiega la sua evoluzione: "Nel settore giovanile giocavo dietro le punte, poi sono stato avanzato mentre a Palermo ho ricoperto più ruoli in attacco. Questo perché la serie A è un campionato difficile ma ti offre al tempo stesso la possibilità di migliorare tanto".
Il Paris Saint-Germain, il Barcellona e l'Arsenal pure avevano spostato i riflettori su di lui. In Italia solo la Juve è riuscita a piazzare l'affondo decisivo e Dybala è rimasto affascinato dalla ‘vecchia signora'. "La Juventus è la squadra perfetta per iniziare a vincere. Abbiamo una rosa forte per arrivare dove siamo arrivati l'anno scorso, speriamo di ripeterci e vivere altre grandi soddisfazioni… è stato molto emozionante vedere Juventus-Barcellona".