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Dunga: “Oscar alla Juve? Ottimo affare”

Il commissario tecnico è pronto a benedire un eventuale trasferimento del trequartista alla corte del suo amico e compagno di squadra ai tempi di Pescara Massimiliano Allegri.
A cura di Marco Beltrami
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Carlos Dunga sarebbe pronto a benedire un eventuale trasferimento di Oscar alla Juventus. Il trequartista brasiliano è uno degli obiettivi di mercato dei bianconeri che vogliono assicurare a Massimiliano Allegri un trequartista puro, capace di garantire ancor più qualità nel reparto offensivo. Il Commissario tecnico della Seleçao vedrebbe benissimo il suo pupillo alla Vecchia Signora, anche perchè potrebbe trovare proprio in Allegri un tecnico congeniale alle sue caratteristiche. L'allenatore bianconero infatti da calciatore aveva caratteristiche molto simili a quelle di Oscar: "Allegri è più brasiliano di me, sempre stato molto fantasioso, io competitivo. Oscar è tecnico, legge benissimo le situazioni, vede l’ultimo passaggio e ha anche un bel tiro. E’ un trequartista moderno, versatile. Rende da fantasista, ma si adatta bene anche da esterno, da seconda punta e da mezzala. Diciamo che Oscar possiede dei colpi alla Roby Baggio, ma non è un “dieci” classico. A dire la verità ricorda pure Allegri quando si inserisce da dietro, sfruttando i movimenti delle punte".

Dunga esalta Allegri e la Juve. L'operazione Oscar è tutt'altro che semplice per la Juve, anche perché Mourinho pur relegandolo spesso in panchina ha grande stima nelle doti del brasiliano che resta una pedina importante per i suoi schemi. Un incentivo in più potrebbe essere rappresentata dalla possibilità di giocare con più continuità in una squadra che ha giudizio di Dunga non ha nulla da invidiare al Chelsea: "Non so se sia infelice, ma non credo: in passato era inamovibile. E Mourinho, quando ci siamo incontrati due mesi fa, mi ha parlato molto bene di lui. Lui e Max amano la tecnica e vedono il calcio alla stessa maniera – rivela in una lunga intervista a Tuttosport – Trasferirsi dal Chelsea alla Juve non sarebbe un passo indietro per la sua carriera, parliamo di due grandi club, quasi sempre protagonisti anche in Champions. Oscar sarebbe determinante pure in Italia". Dunga non ha dimenticato i tempi di Pescara in cui formava proprio con Allegri una coppia di centrocampo molto compatta in campo e fuori: "Già al Milan aveva svolto un ottimo lavoro e alla Juve sta facendo ancora meglio. Non lo sento da tanto, anche per questo mi sono ripromesso di venire a trovarlo a Torino. Ai tempi di Pescara mi faceva sempre ridere un sacco: uscire assieme a Max era divertentissimo, un vero toscano".

Frecciate a Conte ed Eder. Il commissario tecnico del Brasile non ha perso l'occasione per parlare della Nazionale italiana. Una battuta anche sulla scelta di Eder che ha deciso di vestire la maglia dell'Italia, e sulle polemiche attorno a Conte: "Rispetto la scelta, sono cambiati i tempi e le regole. Quando giocavo io, nell’Italia c’erano Baggio, Vialli, Mancini, Schillaci: sarebbe stata molto più dura, per Eder. Adesso ci sono Immobile, Zaza, Pellé, ottimi giocatori che non si sono ancora consacrati a livello di Nazionale. Il Brasile è immenso, molto più grande dell’Italia, e tutti si sentono ct. Se Conte allenasse un mese la Seleçao, poi l’Italia gli sembrerebbe un’isola felice".

Capitolo Felipe Anderson. In conclusione un giudizio su Felipe Anderson che sta trascinando la Lazio in questo finale di stagione: "Felipe Anderson va lasciato tranquillo e non paragonato a Cristiano Ronaldo. E' giovane e se non segna per 3-4 partite questo accostamento rischia di diventare un boomerang. Con l’Olimpica non ha giocato sui livelli della Lazio e la gente ha cominciato a chiedersi il perché, a porsi dei dubbi. I tifosi si aspettavano 3-4 gol di Anderson visto tutto il clamore che c’è in Italia, dove lo trattate come un Messi o un Neymar".

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