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Due esoneri in un mese: la Ternana a De Canio, in panchina dopo 2 anni

Il tecnico lucano scelto dalla dirigenza per tentare l’impresa disperata: la salvezza. Umbri ultimi in classifica e reduci da 3 sconfitte consecutive in confronti diretti.
A cura di Maurizio De Santis
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Il secondo esonero nel giro di un mese. Dopo aver dato il benservito a Pochesci – esonerato il 29 gennaio scorso dopo il pareggio (2-2) contro la Salernitana – la Ternana mette alla porta anche il tecnico Ferruccio Mariani (tornerà a occuparsi della Primavera). Ultima con 22 punti, reduce da ben 3 sconfitte consecutive in campionato contro altrettante dirette concorrenti per la salvezza, la società umbra ha tentato l'ultima mossa disperata per conquistare la salvezza. E allora ha scelto di affidarsi a un allenatore esperto della categoria: è Gigi De Canio che in B è stato sulle panchine di Reggina, Napoli, Siena, Pescara e Lecce (con i salentini conquistò anche la promozione in A), oltre ad aver allenato nel massimo torneo al timone di anche di Udinese, Genoa e Catania. Contratto di 18 mesi per l'allenatore lucano che ha come scopo immediato la permanenza in categoria, salvo programmare obiettivi più ambiziosi.

De Canio torna in panchina dopo due anni: l'ultima volta era stato alla guida dell’Udinese ma per un breve periodo (appena 9 partite) e ha battuto la concorrenza di Alberto Malesani, Pillon, Claudio Foscarini, ex Cittadella e Vincenzo Torrente, ex tecnico di Gubbio e Bari.

De Canio da oggi è l’allenatore della Ternana – ha ammesso il presidente della Ternana, Bandecchi –. Con lui abbiamo un progetto di tre anni. E’ gratificante per la società che abbia accettato un piano triennale, forse qualcuno non gradisce Unicusano, ma non per tutti è così. Mariani domani mattina riprenderà ad allenare la Primavera. Su di lui sono state detto tante bugie che non portano a nulla. Anche se la salvezza non dovesse andare a buon fine, De Canio vuole riportare la squadra in B e poi guardare avanti. Se dovessimo restare in B, invece, ci sarebbe sempre un progetto di tre anni. Non c’è nulla in più da dire su di lui, parliamo di una persona che poteva scegliere anche di andare in A, ma ha scelto Terni.

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