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Dramma nel Lokomotiv Mosca: morto Alexei Lomakin, forse ucciso, la polizia indaga

L’annuncio è arrivato dal profilo ufficiale Twitter della società russa: “Siamo scioccati da questa tragedia: il club vuole esprimere le più profonde condoglianze alla famiglia e agli amici di Aleksey”. Sabato ne era stata denunciata la scomparsa da parte della famiglia. Aveva 18 anni e giocava nella Primavera.
A cura di Alessio Pediglieri
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Alexei Lomakin era un ragazzo di 18 anni che militava nella formazione primavera della società russa. E' stato dichiarato morto e le forze dell'ordine sono già al lavoro per capire la dinamica dell'accaduto. Si teme possa essere stato ucciso: la famiglia ne aveva già denunciato la scomparsa e oggi sul profilo del club russo è arrivata l'amara notizia.

"Siamo scioccati da questa tragedia – si legge sul post online del Lokomotiv – il club vuole esprimere le più profonde condoglianze alla famiglia e agli amici di Aleksey". Qualche giorno fa, la scomparsa. Adesso l'annuncio della morte e le indagini sono in corso le indagini sono in corso per chiarire la dinamica di quanto accaduto, perché si sospetta che Lomakin sia stato ucciso.

Ancora non si comprendono le dinamiche della scomparsa e cosa sia accaduto nelle ore in cui il giovane ragazzo non ha fatto più ritorno a casa. Dal club del Lokomotiv, oltre il post sulla pagina ufficiale di Twitter, vige il massimo riserbo per rispetto della famiglia e per permettere agli investigatori di poter operare senza impedimento.

Il giovane centrocampista non stava giocando nella selezione giovanile del club, si stava sottoponendo a cure per un infortunio. E' il fratello minore di Alexei Lomakin, centrocampista del Fakel Voronež e la famiglia ne aveva denunciato la scomparsa nella giornata di sabato.

Le prime ricostruzioni giornalistiche, senza alcun fondamento concreto parlano di un possibile decesso causato dall'ipotermia: Aleksey sarebbe uscito a bere con alcuni compagni di squadra, per poi non fare più ritorno. Le uniche testimonianze fino a questo momento raccolte sono di un tassista e di un amico. Il primo ha risposto alle telefonate arrivate al cellulare del ragazzo che lo aveva dimenticato sul mezzo; il secondo ha confermato di averlo salutato, dopo una serata trascorsa a bere alcool.

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