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Dottor Mutu e mister Adrian: calcio, belle donne e bravate da rockstar

Genio e sregolatezza, la vita del talento rumeno che ha bruciato le tappe e anche se stesso. Adesso non gioca più e fa il dirigente, la sua carriera è andata sempre di pari passo col chiacchiericcio del gossip.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Se pensi al calcio in Romania il primo nome che può venire in mente, è sicuramente quello di Hagi, storico calciatore della selezione gialloblù che nel 1994 stupì il mondo intero fermandosi solo ai quarti di finale del Mondiale statunitense. Se dici Romania, però, soprattutto nella nostra generazione, l’altro nome che viene subito in mente, specie agli appassionati del calcio nostrano, è Adrian Mutu, senza dubbio uno dei calciatori rumeni più forti di sempre, miglior marcatore ogni epoca della nazionale con 35 reti proprio al pari dell’ex stella dei Balcani Hagi.

Foto Daniele Badolato - LaPresse04 12 2011 Torino ( Italia )Sport CalcioJuventus - CesenaCampionato italiano di calcio Serie A 2011 2012Nella foto: Leonardo Bonucci , Adrian MutuPhoto Daniele Badolato - LaPresse04 12 2011 Turin ( Italy )Sport SoccerJuventus - CesenaItalian Football Championship League A 2011 2012In the pic: Bouncci , Adrian Mutu

Italia, Inghilterra, Francia e India. Il giro del mondo in 19 anni

Mutu nasce l’8 Gennaio del 1979 a Clinesti, in Romania. Muove i primi passi da calciatore nell’Arges Pitesti, club romeno, con il quale fa il suo esordio da professionista nel 1997, a 18 anni. Nel ’98, venne acquistato dalla Dinamo Bucarest dove nel biennio 99/2000, realizzò 29 reti in 42 gare. Nel 2000 venne acquistato dall’Inter che lo cedette in prestito al Verona di mister Perotti dove conquistò un’insperata salvezza nello spareggio con la Reggina. Nel secondo anno in gialloblù il romeno vinse il primo storico derby di Verona in Serie A. Retrocessi in B, gli scaligeri cedettero l’attaccante al Parma di Cesare Prandelli. Con i ducali mise a segno 22 gol in totale. Nel 2003 venne acquistato dal Chelsea dove però siglò solo 7 gol in 27 presenze. Dopo due presenze con la squadra allenata da Mourinho infatti, l’ex Parma venne scoperto positivo alla cocaina ricevendo una squalifica di 7 mesi e una multa di 20.000 sterline dalla FA.

Nel gennaio 2005 fu la Juventus a tesserare Mutu che in collaborazione con il Livorno, prelevò a zero il romeno girandolo subito alla squadra di Capello. Con la Juventus Mutu totalizzò complessivamente 33 presenze e 10 reti. Nel luglio del 2006 venne acquistato dalla Fiorentina realizzando, alla prima stagione, 16 gol in totale e 23 nella seconda. Nel 2011 la Fiorentina comunicò la sua cessione a titolo definitivo al Cesena che lo acquistò non riuscendo però ad evitare la retrocessione. Nell’estate del 2012 l'Ajaccio ufficializzò l'acquisto dell'attaccante, che in Francia mise a segno 11 reti. Dopo 14 anni, torna in Romania alla squadra del Petrolul Ploiești, per poi tentare successivamente una nuova avventura, non proprio esaltante, in India con la maglia del Pune. Chiude poi la sua carriera il 20 maggio 2016 dopo aver trascorso 6 mesi in Romania fra le fila del Târgu Mureș che milita nella massima serie rumena.

Fra ruoli dirigenziali e panchina: presente e futuro di Mutu

Il tempo è impietoso e, con il suo lento incedere, presenta il conto a tutti così come lo ha presentato ad uno dei più fulgidi talenti, Gheorghe Hagi permettendo, del calcio rumeno. Mutu infatti, ha deciso di reinventarsi, sempre nel mondo del football, con una nuova veste. Appese le scarpe al chiodo, il talento classe ‘79, con una laurea in giurisprudenza in tasca, ha deciso di  ripartire dalle origini diventando il nuovo direttore generale della Dinamo Bucarest, squadra che lo prese dall’Arges Pitesti nel 1998, e che gli diede la possibilità di esordire in Divizia A (il massimo campionato calcistico rumeno) con 29 reti in 2 anni.

Ma Adrian sembra avere le idee ancora più chiare per il prossimo futuro, l’ex 10 viola si sta costruendo anche una “carriera parallela” in panchina con la decisione di frequentare l’apposita scuola per allenatori lasciando intendere quindi di voler occupare solo temporaneamente un ruolo dietro la scrivania. Del resto, il suo carisma, la sua personalità (talvolta un po’ troppo spiccata) e il rispetto che si è guadagnato sui campi di mezza Europa, rappresentano un’eredità troppo grande e consistente per relegarla dietro le quinte.

Genio e sregolatezza: 2 lauree, donne bellissime e bravate

Adrian Mutu, a differenza di molti suoi colleghi, non ha abbandonato gli studi dedicandosi esclusivamente alla carriera calcistica. Anzi, dopo aver preso la Laurea breve (la nostra triennale) in Giurisprudenza presso l'Università di Bucarest, ha conseguito anche quella in Scienze Motorie sempre nello stesso Ateneo. Ma non sembra appagato. Infatti ripete spesso che potesse tornare indietro studierebbe di più. Ad maiora Adrian. Oltre al calcio e allo studio, Briliantul (“la luce”), soprannome con cui è conosciuto in patria, ha un'altra grande passione: le belle donne. Infatti tra ex e attuali mogli, presunti e confermati flirt, Adrian vanta un curriculum da far invidia a chiunque.

Tra le più affascinanti e ormai note l'attrice Alexandra Dinu, che gli ha dato il primo figlio Mario, la modella israeliana Moran Atias e, ovviamente, Consuelo Matos, da cui ha avuto due figlie. Ma anche i presunti flirt con la bellissima Martina Stella ai tempi della Fiorentina, con la bomba sexy rumena Bianca Dragusanu, e con l'ex Miss Romania, Sandra Bachici. Mutu genio e sregolatezza sia in campo che fuori. Infatti di eccessi nella sua carriera ne ha avuti tanti e non solo per quel che riguarda le donne. Negli ultimi anni di carriera è finito spesso anche agli onori della cronaca tra pugni ai camerieri, pasticche dimagranti dopanti, notti brave nei locali e fughe dai ritiri della Nazionale rumena. Di certo non ha avuto fin qui una vita noiosa.

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