Doppio Dzeko e Nainggolan: il Verona crolla all’Olimpico
La pratica Verona viene gestita nel migliore dei modi da una Roma che conferma la buona prova effettuata in Champions contro il più forte Atletico, dando prova di solidità, tenuta atletica e mentale. Perché i giallorossi non sfondano subito come dovrebbero ma impiegano un po' del dovuto. Ma quando lo fanno, con Dzeko, perdono ogni inibizione e iniziano a giocare come sanno da tempo. Finirà 3-0 per i giallorossi che con il bosniaco e con Nainggolan mettono in ghiaccio un match che il Verona ha onorato solamente a sprazzi. Esordio in giallorosso in A di Schick e ritorno importante di Florenzi (autore dell'assist in occasione dell'1-0)
Primo tempo: Nainggolan non sbaglia
Attacco inedito per Di Francesco
Di Francesco cambia le carte nel mazzo giallorosso e si gioca due jolly inediti sulla fascia, Under e El Shaarawy a supporto del solito Dzeko. Questione di turn-over ma anche di intento chiaro nel coinvolgere tutti nel progetto in costruzione. Davanti al proprio pubblico, dopo la buona prova europea contro un Atletico superiore la Roma deve tornare alla vittoria contro il Verona di Pecchia che risponde con l'ex bianconero Kean in avanti insieme a Valoti e Bessa mentre Verde e Pazzini si accomodano in panchina.
Traversa Under
Al 17′ è proprio Under a provare il colpo per spezzare il match: smarcatura di Nainggoan e destro violentissimo del giovane esterno che si stampa sul ‘sette'. Un'occasione chiara da gol dopo quelle sprecate da Dzeko che lavora bene nel recupero e nella protezione del pallone, un po' meno al tiro. Ma la Roma ci crede, malgrado il diluvio sull'Olimpico, mentre il Verona pensa più a difendersi che a reagire
Nainggolan di precisione e velocità
Al 22′ Nainggolan trova la stilettata giusta: azione di prima Dzeko-El Shaarawy che smarca il ninja per il tapin sotto misura tutto libero in area scaligera. Vantaggio meritato soprattutto per un Verona rinunciatario dalla cintola in su. E' la Roma a gestire il pallone soprattutto in mediana grazie all'avvento in avanti di Florenzi e Kolarov sempre molto alti, creando superiorità numerica.
Bis di Dzeko
La Roma prova a chiudere il match e la missione viene compiuta poco dopo la mezz'ora grazie a Edin Dzeko che chiude di testa un'azione sviluppatasi sulla destra con cross del rientrante Florenzi. Un 1-2 che il Verona subisce e patisce senza riuscire ad emergere dal baratro. Pecchia prova a cambiare (con Bessa trequartista dietro a Kean) ma la difesa romanista non soffre quasi mai. Arrivando all'intervallo senza patemi d'animo.
Secondo tempo: ancora Dzeko, Verona ko
Più Roma che Verona
La gara non cambia copione con i padroni di casa che gestiscono palla e risultato con azioni improvvise in velocità per esaltare le doti di El Shaarawy e Under. Verona in perenne difficoltà con Kean isolato sempre più in avanti e attorniato dai difensori romanisti. Pecchia prova anche a cambiare, inserendo Verde per dare più vivacità ad un attacco asettico.
Tris di Dezko
Il tris non tarda così ad arrivare ancora grazie a Edin Dzeko che trova il raddoppio personale con una spaccata in piena area di rigore che supera per la terza volta Nicolas. Partita in ghiaccio, Verona ko e Roma che continua a giocare sul velluto tra gli applausi del proprio pubblico. Profondo rosso per il Verona con Pecchia che si gioca anche la carta esperienza con Pazzini in campo nella mezz'ora finale.
Lampo Pazzini, in outside
Nel finale con la Roma che gioca con maggior spensieratezza le emozioni non mancano: i giallorossi sbagliano ripetutamente il poker ma anche il Verona – benchè ridotto in 10 per l'espulsione di Souprayen – il Verona prova ad approfittare di qualche leggerezza difensiva romanista e al 28′ della ripresa va anche a segno, in fuorigioco, con Pazzini.
Esordio di Schick
Nel finale Di Francesco dà spazio anche all'ultimo arrivato, Patrick Shick, che prende il posto di un applauditissimo Nainggolan. E' l'esordio in campionato con la maglia della Roma per l'ex Sampdoria che va a fare reparto insieme a Dzeko. Le occasioni non mancano, malgrado la fatica si faccia sentire. La lucidità viene meno da entrambe le parti, la gara scivola verso il 90′ senza più azioni chiare da gol.