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Dopo Palermo-Udinese 0-7, esonero vicinissimo per Delio Rossi: pronto Cosmi

Analizziamo i motivi del crollo dei rosanero in questa stagione, in cui non è tutto è comunque da buttare.
A cura di Gianni Monaco
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palermo delio rossi

Dopo Palermo-Udinese 0-7, il destino di Delio Rossi è segnato. L'ex tecnico della Lazio si è assunto tutte le responsabilità per la disfatta interna. Non ha cercato nessuna scusante, non se l'è presa con giocatori o arbitri. "La colpa della sconfitta è solo colpa mia – ha affermato ieri Delio Rossi – e non è stata colpa dei ragazzi, perchè il Palermo non ha 7 reti di differenza dall'Udinese. La colpa è mia perchè quando si prendono 7 goal, non può che essere così, visto che io sono a capo del gruppo, non può essere colpa di un solo giocatore ed è giusto che io ci metta la faccia. La società farà la società, ma io non mi dimetterò mai perchè sono un combattente. Se uno si dimette dopo una caduta vuol dire che è un perdente ed io non lo sono. Noi non siamo mai stati in partita, quindi significa che non ho preparato bene la gara".

Delio Rossi c'ha tenuto anche a sottolineare i meriti della sua squadra, che fino allo scorso anno era elogiata da tutti, compreso il Presidente Zamparini, e ha ricordato anche la raggiunta semifinale di Coppa Italia (dove se la vedrà con il Milan).

Nelle ultime partite di campionato, però, i risultati sono stati a dir poco sconcertanti. Ecco cosa hanno fatto i rosanero, nel girone di ritorno, dalla terza giornata di Serie A in poi: Inter-Palermo 3-2; Palermo-Juventus 2-1; Lecce-Palermo 2-4; Palermo-Fiorentina 2-4; Bologna-Palermo 1-0; Palermo-Udinese 0-7. I dati parlano chiaro: i siciliani hanno ottenuto appena 6 punti nelle ultime 6 partite. Ma il dato che più fa arrabbiare Zamparini è quello relativo ai gol subiti: ben 18 (una media di ben tre a gara). L'attacco, invece, ha tenuto, grazie ai 9 gol realizzati (1,5 di media a partita).

Molti commentatori hanno sostenuto che se il Palermo è in crisi è colpa soprattutto delle cessioni di Kijaer e Cavani in estate. La spiegazione ci sembra assolutamente superficiale. Il danese non era certamente un fenomeno e bene ha fatto Zamparini a venderlo per la bellezza di 14 milioni di euro. Qualche rimpianto può indubbiamente esserci per la perdita di Cavani, che al Napoli sta facendo cose stratosferiche. Però, come abbiamo visto, non si può dire certo che il problema dei siciliani sia il rapporto con il gol. Pastore si sta confermando ad altissimi livelli (anche se nel 2011 è molto calato). Ilicic è stato una piacevolissima sorpresa (con Hamsik è il centrocampista che segna di più in Serie A). Miccoli, Hernandez e Pinilla non varranno quanto Cavani, ma sono comunque attaccanti di grandi qualità e hanno garantito a turno un buon numero di reti.

I problemi dei siciliani sono soprattutto in difesa, in mezzo. Bovo è un buon centrale, ma i vari Munoz, Goian, Darmian e le altre riserve si sono dimostrati per nulla affidabili. Qualcuno, evidentemente, ha sbagliato a puntare su di loro. E il responsabile principale del mercato non è tanto l'allenatore, quanto la dirigenza.

Pochi hanno detto che se una squadra perde 0-7 in casa è colpa soprattutto dei giocatori (vedi pagelle Palermo-Udinese), al di là delle responsabilità che può avere un tecnico. Ha ragione Delio Rossi quando dice che tra rosanero e bianconeri non c'è tutta questa differenza. Fermo restando che l'Udinese, come abbiamo spesso detto, è la squadra più in forma della Serie A e ha in rosa dei giocatori fantastici, che già l'anno prossimo potrebbero militare nei club più forti d'Europa: Armero, Zapata, Inler, Sanchez, Di Natale…

Ma torniamo al Palermo e al probabili esonero di Delio Rossi, che ormai sembra scritto. Al suo posto dovrebbe arrivare Cosmi, già contattato da Zamparini. Durerà fino al termine della stagione? Si accettano scommesse.

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