Dopo le accuse a Benitez e Lucio, Materazzi se la prende anche con Thohir

Quando giocava, indossava le lenti a contatto rosse – diceva – per far paura agli avversari. Oggi di vergate di rosso ha soltanto le parole che dispensa randellando come faceva in mezzo al campo quando si presentavano gli avversari di turno. Marco Materazzi, idolo della Curva Nord e dei tifosi nerazzurri, è anche questo oltre ad essere stato un buon calciatore di livello, capace di imporsi nella difesa nerazzurra del Triplete e protagonista nella finale Mondiale di Berlino 2006, tra testate e gol decisivi. Un personaggio a tutto tondo, dentro e fuori dal campo che ha fatto sempre discutere: amato alla follia o odiato fino a sfiorare disprezzo. Un giocatore e un uomo che ha sempre diviso in due le platee che aveva di fronte, senza mezze misure. E dopo averlo fatto con gli scarpini ai piedi continua a farlo anche da opinionista, sfornando considerazioni, accuse e frasi mai troppo tenere nei confronti di chi non gode della sua stima. Benitez, Lucio, Thohir: ecco gli ultimi tre protagonisti finiti sotto le critiche, anche eccessive, di ‘Matrix'.
Il fiele verso Benitez – Materazzi non gliel'ha mai perdonata a Rafa Benitez: l'esclusione nell'undici titolare dalla finale del Campionato del Mondo per Club, in cui l'Inter vinse l'Intercontinentale a coronamento del Triplete di qualche mese prima. Erano i tempi del dopo-Mourinho e della scommessa Benitez già persa in partenza da parte di Massimo Moratti che mai diede al tecnico spagnolo effettive possibilità di poter lavorare con tranquillità. Turbative interne e soprattutto nello spogliatoio dove il tecnico oggi al Napoli, aveva subito trovato le ostilità da una parte del gruppo tra cui ‘Matrix', Marco Materazzi, a suo tempo icona dell'orgoglio e della grinta nerazzurra. A distanza di anni, proprio l'ex difensore aveva attaccato ancora Benitez, attraverso i social network, subito dopo la brutta sconfitta dei partenopei a Bergamo contro l'Atalanta dando del "paraculo" all'allenatore spagnolo.
Contro Lucio – Vecchie ruggini che si sono alimentate anche verso un ex compagno di squadra e di reparto: il brasiliano Lucio. Un altro totem dell'orgoglio ‘operaio' nerazzurro che recentemente si è scontrato verbalmente con Materazzi che non gli ha lesinato battute al veleno alla notizia della volontà del giocatore sudamericano di voler continuare a giocare: "Non capisco come Lucio possa ancora giocare. E' inutile insistere. Quando non si smette al momento giusto, si rischiano brutte figure". Intervista che aveva avuto come risposta, parole pesanti da parte di Lucio: "Materazzi è un po' represso, in campo invece era molto cattivo perché interveniva per far male agli avversari. Lo fa anche adesso a parole, da persona cattiva".
L'ultimo assalto: Thohir – Infine, l'ultima vittima di ‘Matrix', Erik Thohir. Cosa ha da spartire il difensore con l'attuale presidente nerazzurro? Apparentemente nulla, anche se Materazzi non è di certo tenero con il successore di Moratti: "Thohir lontano? Scuse per chi in questo momento non sta rendendo bene. Con Moratti era una famiglia, ma lui non era tutti i giorni con noi". Parole forti e indice subito alzato ad altezza uomo. Chissà perchè questa costante acredine verso chi all'Inter c'è stato o c'è attualmente. Forse data dal fatto che chi accusa all'Inter non c'è più. E forse teme di essere dimenticato.