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Doping, accolta la richiesta d’archiviazione per Francesco Acerbi

In attesa del suo rientro in campo, il difensore del Sassuolo può sorridere per la decisione del Tribunale nazionale antidoping. “Giustizia è fatta” ha commentato l’avvocato del giocatore.
A cura di Alberto Pucci
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Finalmente una buona notizia per lo sfortunato difensore del Sassuolo. Il Tribunale nazionale antidoping ha accolto il ricorso presentato da Francesco Acerbi, tramite il suo legale Mattia Grassani, in merito al provvedimento del dicembre scorso che aveva fermato il giocatore dopo che un ulteriore controllo aveva evidenziato la positività alla gondadotropina corionica, nel test antidoping effettuato prima della partita contro il Cagliari. La prima sezione del Tribunale, presieduta da Luigi Fumagalli, ha così accolto la richiesta dichiarando il difensore neroverde "non responsabile di alcuna violazione della normativa antidoping". L'ex di Milan e Chievo, operato nel luglio scorso per un tumore al testicolo, era risultato positivo per la ricomparsa della patologia: male con il quale Francesco Acerbi sta ancora continuando a combattere. "Giustizia è fatta – ha dichiarato l'avvocato del calciatore alla Gazzetta dello Sport – adesso Acerbi potrà concentrarsi esclusivamente sulle cure mediche per guarire al più presto dalla sua malattia".

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