Donnarumma e Calhanoglu tengono a galla il Milan. Alla Viola non bastano Astori e Badelj
Si chiude con un 1-1 non entusiasmante il 2017 di Fiorentina e Milan. Nella gara del Franchi leggero predominio dei padroni di casa che però prima sbattono su Donnarumma e poi, appena trovato il vantaggio con Simeone, si fanno immediatamente raggiungere dalla rete del subentrato Calhanoglu. Detto ciò, andiamo a vedere nel dettaglio quali sono stati i migliori e i peggiori in campo nella sfida del Franchi tra la Fiorentina di Stefano Pioli e il Milan di Gennaro Gattuso.
Top, chi può sorridere e perché
Impeccabile Astori
Partita perfetta per il capitano della Fiorentina Davide Astori. Il centrale difensivo, in accoppiata con l’argentino German Pezzella, limita sia Cutrone che Suso riuscendo quasi sempre ad anticipare il diretto avversario. Impeccabile anche in fase d’impostazione: è lui infatti che, con Badelj marcato a uomo, dà spesso il via alla manovra viola azzardando, con buoni risultati, anche qualche preciso lancio lungo.
Badelj di lotta e di governo
Il Milan prova in tutti i modi ad arginarlo con una marcatura a uomo ma nonostante ciò il “cervello” della Fiorentina è sempre Milan Badelj. Il centrocampista croato è preziosissimo sia in fase di copertura andando spesso a raddoppiare su Suso che quando c’è da orchestrare la manovra offensiva con la solita precisione nei passaggi. Va anche vicino al gol ma trova un Donnarumma in grande giornata a negargli la gioia della rete.
Ancora un Donnarumma a tenere a galla il Milan
Se il Milan non capitola nel finale di primo tempo grande merito va al suo giovanissimo portiere Gianluigi Donnarumma. L’estremo difensore rossonero prima salva in uscita su Simeone lanciato a rete e poi riesce a deviare sulla traversa un colpo di testa a botta sicura di Gil Dias. Stesso esito in avvio di ripresa quando riesce a intervenire su una precisa conclusione dal limite di Badelj. Nulla può sul colpo di testa ravvicinato di Simeone su cross del solito Biraghi. Dopo Antonio nel derby di Coppa Italia, dunque è sempre un Donnarumma a tenere a galla il Milan.
Flop, cosa dimenticare e in fretta
Da mezz’ala Bonaventura non rende
Gennaro Gattuso lo schiera nuovamente nel ruolo di mezz’ala e Giacomo Bonaventura sparisce dal campo. Il numero 5 rossonero non riesce a dare il proprio apporto né in fase offensiva essendo spesso anticipato dall’avversario di turno o, in quelle poche occasioni in cui riesce ad eludere il pressing avversario, è impreciso nel suggerimento verso le punte, né in fase difensiva dove non riesce ad aiutare Rodriguez lasciato spesso solo nell’uno contro uno con Laurini o Gil Dias.
Romagnoli, quanti rischi!
Rischia di lasciare nuovamente il Milan in 10 uomini, come successo a Benevento, con un intervento al limite dell’area su Simeone per il quale riceve solo un giallo. Ma non è solo questo episodio ad incidere sulla valutazione complessiva di Alessio Romagnoli. Il giovane difensore centrale infatti sbaglia tanto con il pallone tra i piedi e si fa spesso sorprendere dalla velocità degli attaccanti viola causa cattivo posizionamento. In occasione del gol di Simeone si fa sorprendere dal mancato intervento di Bonucci.
Borini spento: con Calhanoglu il Milan cambia marcia sulla sinistra
La catena di sinistra del Milan non funziona per gran parte della gara. La causa principale è la giornata no di Fabio Borini schierato nel tridente offensivo ma con compiti difensivi da Gennaro Gattuso. L’ex Sunderland non riesce mai ad incidere e soprattutto non riesce a dare il solito apporto in termini di corsa e sacrificio. Non è un caso che la situazione sulla corsia mancina migliora quando al suo posto entra in campo Hakan Calhanoglu che realizza anche il gol del pareggio.