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Disastro Inter: fuori dall’Europa dopo 14 anni e peggior piazzamento dagli anni ’50

La storia non mente. Quest’Inter passerà agli annali per essere stata tra le peggiori di sempre. Se confermerà il 9° posto in classifica eguaglierà i record negativi in classifica che risalivano a sessanta anni fa. E se si pensa che solo 3 anni fa si alzava al cielo il Triplete…
A cura di Alessio Pediglieri
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Massimo Moratti

L'Inter di Stramaccioni rischia seriamente di passare alla storia e non certo per le vittorie in trasferta consecutive fatte con il tecnico romano in panchina, ma per aver conquistato il peggior piazzamento degli ultimi 20 anni. Nell'era moderna infatti solo una volta ha fatto peggio di ora: era il 1994 e sulla panchina nerazzurra si avvicendavano affannosamente Bagnoli prima e Marini poi. L'Inter scivolò fino alla tredicesima posizione, salvandosi per un punto all'ultima giornata. Ma in quell'anno il popolo nerazzurro bevve l'amaro calice con lo zucchero che arrivò proprio dall'Europa (che oggi manca), vincendo l'allora Coppa Uefa contro il Salisburgo.
Quest'anno non c'è competizione che possa lenire l'onta di una stagione più che maledetta. Da dimenticare. Mai si era toccato il fondo in modo così evidente e se domenica in casa contro l'Udinese venisse confermato il nono posto dietro al sorprendente Catania, ci sarà la certificazione:quest'Inter è la peggiore da 60 anni a questa parte.

La storia non ammette scuse – Un primato davvero brutto e – forse – immeritato, figlio di una serie di infortuni infinita che ha costretto Stramaccioni a giocare 2/3 del campionato con una rosa completamente diversa dai programmi iniziali. Senza i titolari e con delle riserve non all'altezza, con schemi fatti e rifatti e giovani della Primavera lanciati in prima squadra, l'esito è stato devastante: tra le peggiori difese del campionato (pur avendo uno dei migliori portieri in assoluto), astinenza quasi assoluta in attacco, una serie infinita di sconfitte e una caduta libera nel girone di ritorno con una media da retrocessione. Insomma, riguardando quanto fatto non c'è davvero nulla da poter salvare. E poco conta il motivo principale di questo fallimento: gli annali diranno che nel campionato 2012-2013 l'Inter è uscita dall'Europa, è arrivata a metà classifica subendo più di quanto segnasse.

Peggio del '94: allora fu Uefa – Dunque, se contro l'Udinese arrivasse un risultato negativo e il Catania confermasse l'ottava piazza, per la quarta volta dagli anni '70 l'Inter fallirà la qualificazione alle coppe europee. Per quanto riguarda i piazzamenti in serie A , negli ultimi 65 anni solo una volta il club nerazzurro è riuscito a fare di peggio, nel '94, ma si consolò con l'Europa, oggi principale croce da portare in spalla. A parte anche un decimo posto nel 1947 e un dodicesimo piazzamento nel 1948 l'Inter non ha mai fatto peggio nel dopoguerra. Il club nerazzurro ha fatto cosi' male solo in altre due occasioni, nel 1958 e nel 1975: nel primo caso la squadra era allenata da Carver, era il primo anno di Angelillo e l'Inter fini' ai margini della zona retrocessione appaiata al Milan di Viani. Stessa mala sorte subita nel 1975, con Luis Suarez in panca e con tanti giovani  in campo a sostengo ai veterani Mazzola , Facchetti e Boninsegna. Per Moratti, nel Terzo Millennio, è la prima volta in assoluto senza Europa. L'ultima Inter ‘italiana' e' datata 1999-2000, figlia di una disastrosa gestione dello stesso presidente che l'anno prima aveva cambiato quattro allenatori, (Simoni, Lucescu, Castellini, Hodgson) per conquistare poi un imbarazzante ottavo posto. Riavvolgendo il nastro dei ricordi, partire dagli anni '70 un'Inter senza coppe si era vista solo due volte: nel 1975-1976 dopo il nono posto della squadra di Suarez e nel 1992-1993 dopo l'ottavo posto e il fallimento l'anno prima dell'esperimento (fallimentare) di Orrico.

Questo quanto dicono i libri. Oggi la storia (negativa) rischia di ripetersi un'altra volta segnando lo spartiacque tra presente e futuro nerazzurro. Certo tutto brucia maggiormente se si pensa che solo tre anni fa, l'Inter era reduce da sei scudetti consecutivi, Coppe Italia a go-go, la Coppa Intercontinentale e il Triplete del 2010 che segno l'apice dell'era Mourinho. Mourinho, appunto. Sembra che da quando lo Special One abbia abbandonato l'Inter, abbia lasciato dietro di sè qualcosa di più di una semplice ombra ingombrante: sarebbe il caso, forse, invece di invocarne il ritorno a gran voce, fare un esorcismo per liberare i nerazzurri da un brutto incantesimo.

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