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Dimissioni di Conte, le reazioni del mondo del calcio

Da oggi la geografia del calcio italiano cambia radicalmente con l’addio del tecnico alla Juventus. E tutti provano ad anticipare ciò che accadrà.
A cura di Alessio Pediglieri
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Ovviamente il terremoto in casa Juventus ha avuto immediate ripercussioni nel mondo del calcio italiano. Non solo in senso immediato e non soltanto per ciò che accadrà da oggi in avanti all'interno del club bianconero. L'addio improvviso del tecnico che ha riportato i successi sotto il segno juventino come mai nessuno prima, ha sconvolto gli addetti ai lavori, i colleghi, i giocatori, i tifosi. Di tutt'Italia. Immancabili le ironie sul web e la rabbia dei supporters bianconeri tra incredulità e paura di aver perso il vero e unico ‘condottiero' di tante vittorie, ma anche lo stupore di altri allenatori, degli stessi giocatori bianconeri e dei più importanti opinionisti sportivi che hanno subito provato a tracciare le linee future di una vicenda che ha ancora molto da raccontare soprattutto sulle reali motivazioni che hanno portato ad un così repentino, definitivo, condiviso divorzio.

Marchisio, una sola parola: Grazie

Insieme a capitan Buffon, Claudio Marchisio è stato il primo a registrare un commento alla notizia dell'estate, le dimissioni di Antonio Conte e lo ha fatto ringraziando il tecnico per gli incredibili successi degli ultimi tre anni: "GRAZIE! Solo questo posso dire. Al di là della decisione presa dal mister, io posso solo ringraziarlo… ci ha portato non solo a vincere, tanto, con record su record, ma soprattutto ci ha trasformato in una grandissima squadra, dopo anni non felici che tutti gli juventini ricordano. Sono stati tre anni incredibili.. pieni di sacrifici e soddisfazioni. Ancora una volta… GRAZIE!".

Cobolli Gigli, nessun stupore

L'ex presidente bianconero Cobolli Gigli non ha invece nascosto che in un certo senso se lo aspettava per il costante gelo che si era creato appena era finita la festa per il terzo scudetto e che nemmeno i summit pre mercato e le ultime voci attorno alla nuova squadra avevano dipanato del tutto: "Non posso che dimostrare stupore, anche se quando due mesi fa la Juventus ha pubblicato quel comunicato per confermare il tecnico per l'ultimo anno di contratto si era capito che c'era un blocco in questo senso, la dialettica del rinnovo si è interrotta. Tuttavia mi sembra che la Juve la campagna acquisti la stesse portando avanti in linea con le intenzioni di Conte di cambiare assetto della squadra e di sperimentare nuove soluzioni, adesso probabilmente i piani cambieranno un po'. A Conte va fatto solo un grande ringraziamento".

Moggi, è il frutto di dissapori interni sul mercato

Anche Luciano Moggi sposa la tesi per cui l'addio di Conte poggia basi solide su un mercato che stentava a decollare e a scelte che non lo vedevano coinvolto in prima persona. Non solo la possibile cessione di Vidal e Pogba, ma anche i mancati acquisti di Cuadrado e Sanchez avrebbero influito così come la trattativa per Iturbe giocatore più gradito alla società che al tecnico: "Io credo che Conte non sia sufficientemente contento della squadra che gli han fatto. Questa notizia ha preso alla sprovvista anche me, ho cercato di parlar con lui ma non ci son riuscito. Aveva il telefono spento. Non c'è piu niente da dire, è stata una rescissione consensuale. Io tutto pensavo tranne che ad una cosa del genere, è meglio sentirsi domani per parlar meglio della situazione. Ci sono stati dei dissapori inerenti alla compravendita dei giocatori sia in uscita che in entrata, ma i motivi particolari non li so.

Mario Sconcerti, son venute meno le motivazioni

Per l'opinionista di Sky, Mario Sconcerti, l'idea di fondo è una mancanza di motivazioni, unita alle sirene della Nazionale rimasta libera e attraente per un allenatore ambizioso come Conte. "Si è vista la stanchezza progressiva di Conte. Le dimissioni sono un accumulo di stanchezza, un esaurimento di una storia. Di fronte a ciò se ne prende atto. Si poteva fare meglio e prima, quando c'era il tempo per riflettere. Questo non favorisce nessuna delle parti in causa. Penso sia frutto di una stanchezza enorme accumulata da Conte. La Juventus affronta i problemi di mercato con l'allenatore a maggio, poi possono dopo esserci conseguenze. Sono convinto che Conte pensasse di recuperare in fretta, penso con sospetto e cattiveria in una decisione concordata con la società, vedendo una persona senza motivazioni.

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