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Dietrofront Lega calcio: perché è autogol di Silvestre

La Lega Calcio ha rivisto nuovamente la decisione sull’attribuzione della rete dell’Udinese, nel 2-1 dalla Sampdoria. Sottratta la rete ad Adnan, ecco perché.
A cura di Mirko Cafaro
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Fermi tutti, il gol dell'Udinese, nella sconfitta per 2-1 dalla Sampdoria, cambia ancora padrone. La Lega Calcio ha appena rettificato la decisione di ieri (gol di Adnan e non autogol di Silvestre) assegnando l'autorete a Silvestre e sottraendo la marcatura ad Adnan. Del resto, lo avevamo scritto anche ieri: con il nuovo regolamento sugli autogol, ogni settimana siamo destinati ad assistere a situazioni-limite nell'attribuzione di una marcatura. La materia è molto delicata, soprattutto per chi gioca al fantacalcio.

Da quest'anno, infatti, ogni tiro che dà origine a un gol, se destinato nello specchio della porta, porterà all'assegnazione della realizzazione all'autore della conclusione. In funzione di questo sistema, qualche settimana fa per esempio, abbiamo visto attribuire a Mario Rui il 3-1 alla Lazio, nonostante la deviazione decisiva del compagno Zielinski. Ma ricostruiamo insieme l'episodio di Sampdoria-Udinese.

L'azione del gol del 2-1

A tempo ampiamente scaduto, l'iraniano Adnan si invola sulla fascia sinistra, supera la trequarti, raggiunge il vertice dell'area dove, con una finta, rientra sul destro lasciando partire un cross diretto a qualche compagno. Sul pallone, però, arriva Silvestre prima di tutti che, con una deviazione, mette fuori causa Viviano. Pallone in fondo al sacco e triplice fischio dell'arbitro.

Silvestre: +3 e -2

Una situazione non da poco per i fantallenatori che hanno schierato Silvestre, in gol nel primo tempo per una realizzazione che mancava ormai da un paio di campionati. Con l'autogol, infatti, il malus annulla quasi del tutto (si tratta di un -2) il bonus (+3) con effetti diretti anche sul modificatore di difesa.

Deviazione determinante

Al tirar delle somme, la Lega Calcio ha adottato una scelta di buonsenso e un'interpretazione dell'azione assolutamente logica. Quello di Adnan non può essere interpretato come un tiro nello specchio della porta, bensì come un cross, o meglio un traversone tagliato nell'area piccola. Prova ne sia che, senza l'intervento dell'argentino, quel pallone avrebbe terminato la sua corsa innocuo tra le braccia di Viviano, o in alternativa avrebbe attraversato l'area.

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