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“Diecimila donne alla finale”, il presidente della Lega dimentica che non possono andarci da sole

Dopo la finale della Supercoppa tra Juventus e Milan il presidente della Lega di Serie A ha fatto i complimenti al club bianconero, ha parlato del percorso di crescita iniziato, ma ha ‘dimenticato’ che le diecimila donne che erano allo stadio non ci sono potute andare da solo, e hanno visto la partita in settori separati da quelli riservati agli uomini.
A cura di Alessio Morra
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La Supercoppa Italiana tra poco sarà già un ricordo. L’ennesimo trofeo della Juventus, il decimo di Allegri da tecnico bianconero e il primo di Cristiano Ronaldo con la maglia numero 7 della ‘Vecchia Signora’. Più o meno, tutto come previsto. La partita è stata giocata a Gedda, le polemiche negli ultimi giorni non sono mancate.

Al termine dell’incontro e prima della premiazione il presidente della Lega Micciché è stato intervistato dalla Rai e dopo aver fatto i complimenti alla Juventus e dopo aver augurato ai bianconeri di vincere la Champions: “Speriamo che per la Juve sia solo la prima vittoria, in vista di trofei internazionali che potrebbe vincere quest’anno. Questo è l’augurio che le facciamo”, si è dimenticato, volutamente, di parlare di tutte quelle donne che allo stadio ci sono andate e che non hanno potuto farlo liberamente e che hanno dovuto accomodarsi in settori a loro dedicati.

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Il numero uno della Lega di Serie A ha esaltato l’organizzazione, ha parlato del percorso di crescita iniziato, e inizio è la parola corretta perché anche nei prossimi due anni la Supercoppa Italiana si giocherà a Gedda, e ha parlato dell’affetto che viene nutrito nei confronti dell’Italia. Nemmeno una parola sulle donne, ben 10mila, che erano allo stadio, ma che sono state tutte accompagnate, perché da solo non possono andarci:

È stata una bellissima giornata di sport, c’erano 62.000 persone. Ringrazio il team della Lega per aver organizzato e svolto un grande lavoro in un paese nuovo e difficile. Spero sia un percorso di crescita come le tribune ci hanno dimostrato. Quello che abbiamo visto ieri, ma anche oggi, è una conferma d’amore verso la nostra terra, verso l’Italia e tutto ciò che noi rappresentiamo. Io sono rispettoso di tutte le opinioni. Ne parliamo e ne riparleremo, ci deve essere dialogo su questi temi, civilmente ne parleremo e tutti comprenderanno le posizioni altrui.

Sugli spalti c’erano circa 10mila donne, che per la prima volta sono potute entrare allo stadio per vedere una partita internazionale. In Arabia Saudita le donne possono andarci allo stadio solo se accompagnate dagli uomini, ma poi bisogna dividersi. Perché uomini e donne devono essere situati in settori differenti e devono essere tra loro.

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