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Di Natale: “Il mio erede è Insigne”

L’ex numero 10 dell’Udinese designa il suo erede ed esalta Sarri e Spalletti: “Sono entrambi bravissimi. Con Sarri avrei fatto 20 gol a stagione sempre”.
A cura di Alessio Morra
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Compie quarant’anni Totò Di Natale, uno degli attaccanti più prolifici di sempre della Serie A, che dopo aver lasciato il calcio si è concentrato sull’immobiliare e sulla scuola calcio di Udine e che per ora non ha intenzione di rientrare a tutti gli effetti in quello che è stato il suo mondo, e che ha lasciato nel momento in cui la motivazione è calata e il fisico non era più quello dei tempi migliori:

Non avevo più voglia, si era spento il motore, ho capito che era arrivato il momento. Ho fatto più di vent’anni. Magari una partita benefica di alto livello vado. Io e Totti abbiamo fatto la storia, lui aveva più voglia, poi tutto finisce. Il calcio è una ruota che gira. Guardi Toni è rimasto un altro anno a Verona e poi addio.

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Gli anni gloriosi di Udine

Con l’Udinese ha vissuto annate straordinarie Di Natale, più volte capocannoniere e che con i suoi gol ha portato i bianconeri ai preliminari di Champions. Dell’Udinese pensa di diventare un dirigente, ma quel posto l’ex numero 10 non lo ha avuto, ma il rapporto con i Pozzo è rimasto sempre splendido:

Sono stato a Udine poco tempo fa, ho visto i Pozzo e ho chiacchierato con loro. Il patron Giampaolo resta un grande tifoso, è stato un bravo presidente che ha portato un club in alto. Per me è stato un piacere rivederli, perché 12 anni e 209 gol non si dimenticano così.

Parole di stima anche per il suo vecchio tecnico Guidolin: “Ho sentito anche Guidolin, meritava la Nazionale, era il riconoscimento per quel che ha saputo insegnare. Ma sono sicuro che tornerà, deve solo trovare una squadra che lo capisce”.

Insigne è il mio erede

Non ci sono più i talenti di una volta nel calcio italiano, Di Natale però è convinto che il calcio italiano presto tornerà su alti livelli: “I settori giovanili non sono curati. Però nell’ultimo Europeo Under 21 ho visto tanti ragazzi che giocavano in Serie A”. Secondo l’ex calciatore il suo erode è Insigne: “Il mio erede? Insigne, è bravissimo. Fa giocate da top player e si è messo a segnare. Gli dissi un giorno a Udine che doveva segnare di più, lo fa”.

Di Natale elogia Sarri e Spalletti

Parole d’elogio per Sarri e Spalletti, passati come lui dall’Empoli, ma per Di Natale la Juve è sempre la favorita per la vittoria del campionato: “La Juve è favorita, ma il Napoli ha ridotto il gap e non spreca più perché Sarri è bravo. Mi avesse allenato lui avrei fatto sempre 20 gol. Spalletti ha portato idee e mentalità, l’Inter è una squadra in cui lottano tutti, possono arrivare terzi”.

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