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Di Francesco: “La Roma è un malato agonizzante, ma non si deve per forza morire”

Non si nasconde Eusebio Di Francesco. La Roma reduce dal pesantissimo 7-1 incassato dalla Fiorentina in Coppa Italia è un “malato agonizzante”. Così il tecnico capitolino ha definito la sua squadra nella conferenza stampa della vigilia della difficile sfida contro il Milan. Guai però a lasciarsi andare, perché restando compatti su può anche tornare a “vivere” invertendo la rotta, con un finale di stagione esaltante.
A cura di Marco Beltrami
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Non si nasconde Eusebio Di Francesco. La Roma reduce dal pesantissimo 7-1 incassato dalla Fiorentina in Coppa Italia è un "malato agonizzante". Così il tecnico capitolino ha definito la sua squadra nella conferenza stampa della vigilia della difficile sfida contro il Milan. Guai però a lasciarsi andare, perché restando compatti su può anche tornare a "vivere" invertendo la rotta, con un finale di stagione esaltante.

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Per Di Francesco la Roma è un malato agonizzante. Il tecnico non pensa all'esonero

Momento difficile per la Roma. Il 7-1 incassato dalla Fiorentina in Coppa Italia ha fatto infuriare i tifosi, riscaldando ulteriormente la panchina del tecnico capitolino. Alla vigilia del confronto con il Milan, scontro diretto in chiave Champions, Di Francesco non nasconde le difficoltà della sua squadra: "Le risposte date nelle partite precedenti erano positive e di crescita. E' vero, a Firenze si è vista una squadra agonizzante ma non si deve per forza morire. Ci si può salvare e tornare vitali sotto tanti punti di vista. La depressione c'è, nel calcio come nella vita, ma esiste anche la forza di ribaltarla. In questo momento siamo incudine e dobbiamo stare zitti e subire, ma bisogna tornare a essere martello". E a livello individuale Di Francesco non è turbato dalle voci relative ad un possibile esonero: "Sono risultati e situazioni che lo determinano. Le chiacchiere stanno a zero, dobbiamo fare i fatti e in primis devo farlo io che sono il responsabile tecnico".

La Roma contro il Milan per invertire la rotta

E chissà che proprio contro il Milan non arrivi la svolta per una Roma che vuole una seconda parte di stagione in crescendo: "Il Milan tre partite fa poteva essere nella nostra stessa situazione, ma in una settimana le cose cambiano. Ha fatto un'ottima partita in coppa, quindi non sarà una partita facile contro una squadra organizzata che sta attraversando un buon momento. Come si riparte? Mettendo in campo una prestazione di livello, specie dal punto di vista mentale". 

Roma, fondamentale il ritorno di De Rossi

L'unica buona notizia di Fiorentina-Roma è stata il ritorno in campo di Daniele De Rossi. L'esperto centrocampista potrebbe rivelarsi l'arma in più di Eusebio Di Francesco: "Mi auguro possa dare una presenza, essere il mister in campo. Per me sarebbe molto importante. I dubbi sono per le condizioni fisiche, perché non ha mai giocato. Resta un punto interrogativo ma ora riesce a fare tutto, è una base importante da cui ripartire. Io devo trovare le soluzioni e in questo momento dobbiamo essere ancora più uniti. I responsabili di tutto ciò siamo noi e noi dobbiamo rimediare a questo momento difficile. In questo momento abbiamo bisogno di tutti, con difetti e qualità. Nel calcio, come nella vita, c'è sempre l'occasione per rifarsi". 

Il nervosismo di Edin Dzeko

In conclusione una battuta su Edin Dzeko, espulso per proteste contro la Fiorentina. Anche il bomber come tutta la Roma è pronto al riscatto: "Il nervosismo è stata la parte più brutta di una sconfitta dolorosa, ma è stato il primo a chiedere scusa alla squadra. Ma siamo uomini, ha avuto un atteggiamento sbagliato e non deve più succedere. Abbiamo compromesso tutto anche per alcuni atteggiamenti, perché dopo il 4-1 ed essere rimasti in dieci dovevamo essere intelligenti a non prendere più gol".

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