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Deschamps con una pistola puntata alla tempia, la nuova minaccia dell’Isis

Il “SITE Intelligence Group”, società americana che si occupa del monitoraggio delle pubblicazione dell’Isis e dei gruppi jihadisti sul web e i social network ha evidenziato un fotomontaggio con protagonista il selezionatore francese definito “Un nemico di Allah”
A cura di Marco Beltrami
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Dopo Messi, anche un altro protagonista del panorama calcistico internazionale è stato fatto oggetto di minacce terroristiche. Si tratta di Didier Deschamps, commissario tecnico della Francia, definito dai militanti dell'ISIS "un nemico di Allah". Allerta massima dunque anche intorno al mondo del pallone, soprattutto in vista della prossima rassegna iridata che si terrà in Russia nell'estate 2018.

La minaccia dell'Isis a Deschamps

A rivelare il tutto ci ha pensato il "SITE Intelligence Group", ovvero la società americana che si occupa del monitoraggio delle pubblicazione dell'Isis e dei gruppi jihadisti sul web e i social network. Segnalata su Twitter un'immagine assai esplicita, un fotomontaggio in cui l'ex centrocampista della Juve Didier Deschamps, attuale ct della Francia è seduto e ammanettato mentre, con indosso la classica tuta arancione riservata ai prigionieri, ha una pistola puntata alla tempia. Il tutto accompagnato dalla frase "E' un nemico di Allah".

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Il precedente legato a Messi

Pochi giorni fa sul web era comparso un altro fotomontaggio minaccioso, con protagonista Leo Messi. L'argentino stella del Barcellona e della sua nazionale è stato ritratto dietro le sbarre mentre piange lacrime di sangue. Un'immagine che ha fatto il paio con quella in cui compare lo stadio della finale dei prossimi Mondiali di Russia a Mosca con la scritta: "Nemici di Allah in Russia, giuro che il fuoco dei nostri soldati vi brucerà".

Allerta massima in Russia

Immagini che non sono state prese sotto gamba dalle autorità che hanno già elevato il livello di allerta in Russia in vista dei prossimi Mondiali. Nulla sarà lasciato al caso nel Paese che ospiterà la prossima rassegna iridata, soprattutto dopo l'attentato a San Pietroburgo dello scorso aprile, in cui 14 persone hanno perso la vita.

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