Derby Milan-Inter, le due Top 11 di sempre
20 novembre, il derby di Milano, una sfida che non è mai uguale alla precedente o alla successiva. Una gara unica che vedrà di fronte un Milan in piena forma, terzo in campionato, guidato dal sorprendente Montella capace di far quadrare il cerchio in tre mesi e trovare un filo conduttore in una squadra in cui molto è cambiato e molto ancora dovrà cambiare. Dall'altro lato un'Inter che è reduce dall'ennesima crisi esistenziale, con un allenatore nuovo, Stefano Pioli, al debutto assoluto sulla panchina nerazzurra e nel derby di Milano, con un gioco da inventare, un gruppo da ricostruire. In mezzo, una gara, 90 minuti di gioia e passione, di sfide e di testa a testa dove ci sarà ancora una volta un vincitore e un vinto, anche se dovesse finire in pareggio perché il derby non lascia alibi, o lo si vince o lo si perde al di là del risultato.
Il primo derby cinese, l'ultimo di Galliani
Sarà anche il primo derby della storia di Milano a parlare cinese. L'Inter ha già fatto il trapasso, prima con Thohir poi con il Gruppo di Zhang, la Suning. Il Milan lo sta compiendo, con l'addio di Berlusconi e l'avvento della proprietà cinese in una cordata la cui definizione avverrà solamente dopo il famigerato ‘closing'. Due ere che si concludono, si incrociano e ripartono per nuove avventure. Sarà l'ultimo derby di Adriano Galliani lo storico ad rossonero che a Natale saluterà tutto e tutti. E sarà l'ennesima occasione per vedere i giocatori in campo e paragonarli con chi ha già scritto la storia del derby.
Mala tempora currunt
Su entrambe le sponde del Naviglio si conviene senza dubbio che le attuali sono due rose tra le più deboli di sempre. Non ci sono giocatori individuati a restare nel tempo. Sono più i punti interrogativi che gli esclamativi. Chi perchè i tempi sono ancora prematuri, come Romagnoli, Lapadula, Donnarumma che hanno tutto per costruire qualcosa nel Milan; chi perché la realtà dice che si fatica a inserirsi in un contesto storico ben preciso, come Icardi, Brozovic Handanovic che potrebbero avere molto da offrire alla causa.
Nulla, in confronto col passato
Poi tanti, forse troppi, comprimari. Da una parte Poli, Honda, Zapata, Bertolacci, Paletta. Dall'altra D'Ambrosio, Felipe Melo, Ranocchia, Kondogbia. Poca qualità in campo, tecnica approssimativa, gioco a intermittenza. Tutto sulle spalle dei singoli, del pubblico, della carica nervosa che il derby e solo il derby sa donare. Ma poca gloria. E così in un gioco destinato a far discutere ecco perché nelle ipotetiche Top11 di sempre di Milan e Inter da schierare in un immaginario derby, c'è pochissimo spazio per gli attuali interpreti.
Le top 11 più forti di sempre della stracittadina
Nel Milan spunta il nome di Gigio, Donnarumma, il gioane di talento cristallino e assoluto che si merita un posto tra i pali perché da troppi anni al Milan manca un numero uno di tale spessore. Nell'Inter c'è spazio per Handanovic che si contende il posto col mito di sempre, Zenga. E c'è spazio anche per Icardi, l'uomo della discordia ma con media gol altissime che ben figura in un ipotetico attacco. Eccoli i top 11 rossoneroazzurri che abbracciano 70 anni di storia e stracittadine gloriose
Top 11 Inter (3-4-3): Handanovic; J.Zanetti, Samuel, Brehme; Oriali, Matthaus, Sneijder, Mazzola; Icardi, Ronaldo, Milito
Top 11 Milan (4-3-3): Donnarumma; Cafu, Baresi, Nesta, Maldini; Pirlo, Rui Costa, Kaka; Rivera, Van Basten, Ibrahimovic