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De Rossi: “Italia campione sarebbe come il Leicester. Blocco Juve? Sono i migliori”

Il centrocampista esalta il gruppo azzurro con una menzione per il ct Conte e la difesa. Una rivincita personale contro le critiche capitoline.
A cura di Marco Beltrami
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Daniele De Rossi si è rivelato finora un vero e proprio perno dell’Italia di Conte a Euro 2016. E pensare che il centrocampista della Roma ha rischiato di non prendere parte alla manifestazione, dopo una stagione pesantemente condizionata dagli infortuni. Le assenze di Verratti e Marchisio hanno spingo il Ct a puntare sul giallorosso che da campione del mondo, ha risposto presente prendendo per mano il centrocampo azzurro. Dal ritiro di Montpellier De Rossi ha fatto il punto sul percorso azzurro, e sulla prossima partita, inutile ai fini della qualificazione agli ottavi, contro l’Irlanda: “Gara con l’Irlanda inutile? Sbagliato. E’ molto importante sotto tutti i punti di vista. Per questo non pensiamo a chi incontreremo agli ottavi, butteremo un occhio ma ci concentreremo sul match di mercoledì. E’ importante chiudere a 9 punti il girone, per chi non giocherà che deve sentirsi partecipe e abbia soddisfazioni in prima persona. Io in panchina? Siamo calciatori, siamo sempre un po' egoisti e speriamo che siano protagonisti mercoledì".

La forza del gruppo

Il sempre schietto De Rossi, ha esaltato le doti del gruppo azzurro che pur non avendo prime donne ha altre qualità: “Siamo un gruppo senza Hazard, Ibrahimovic o stelle che rubano l'occhio, a livello internazionale. Non abbiamo star come Pirlo. Io, per esempio, non mi sento tale. Ma ci vuole equilibrio nel giudicarci. La nostra compattezza manca a tante avversarie. E qui, chi subentra non è così distante tecnicamente dal titolare. Ora, comunque, c'è più attenzione a noi da parte di tutti. Ma restiamo realisti, ora non carichiamo questo gruppo di attese eccessive. Se dovessimo centrare la vittoria finale verremmo ricordati per sempre, come è accaduto al Leicester. Se quel miracolo di Ranieri fosse sfumato sul traguardo, sarebbe stato tutto diverso”.

La rivincita di De Rossi

Capitan futuro si toglie anche qualche sassolino nei confronti della stampa: "Non è vero che passeggiavo o che ero fuori da radar della Nazionale, qualche mese fa, ero solo infortunato. Le valutazione su di me e sugli altri cambiano in base ai risultati. In passato ho giocato molto peggio che in questa stagione e quando la Roma vince senza di me, qualcuno dice "finalmente ce lo siamo tolti di torno". Ma non è corretto. Comunque il mio rapporto con Roma è ottimo, anche se a volte ci sono degli incompetenti che danno giudizi senza sapere nulla. Bisogna andarci coi piedi di piombo".

Grande stima per Conte e il blocco Juve

Parole di grande stima per Antonio Conte: “Conte significa equilibrio, organizzazione e ciò in campo pesa più di un calciatore bravo tecnicamente. E' un vantaggio rispetto agli altri ct, è presente e non possiamo sentire la nostalgia del fatto che andrà via. Lo sapevamo da prima degli Europei, se fosse rimasto tanti anni in Nazionale mi avrebbe sorpreso perché è un animale da campo”. De Rossi oltre al gruppo ha individuato nella difesa il principale punto di forza dell’Italia: “Loro, unitamente a Buffon, penso siano la miglior difesa del mondo. Sono omogenei e complementari, contagiati da una mentalità trascinante, sono tra i più carismatici”.

Testa bassa e pedalare

In conclusione un monito per il futuro: “Siamo passati da una grande sfiducia a mire molto alte, non vogliamo scaricarci di pressioni ma serve realismo. Un Roy Keane ad esempio può innamorarsi di noi, poi ci sono gli esteti che si rispecchiano più in una Spagna. La soluzione per essere ricordati è solo vincere, fa differenza rispetto ad una grande impresa mancata".

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