De Rossi: “Intorno al calcio c’è tanta monnezza”

Dopo i troppi alti e bassi delle scorse stagioni, Daniele De Rossi è letteralmente rinato. Il centrocampista giallorosso rigenerato dalla cura Garcia, è tornato uno dei punti di forza della Roma per la gioia di Cesare Prandelli pronto a puntare su di lui per i prossimi Mondiali brasiliani. Schietto come sempre, capitan Futuro in un’intervista al magazine francese So Foot, ha detto la sua sul momento del calcio italiano e su quello che vi gravita intorno: “Faccio il confronto tra lo spogliatoio, i miei amici, le persone che frequento, in breve, il mio mondo calcistico e il resto: ebbene intorno al mondo del calcio, e forse a Roma più che altrove, gravita tanta ‘mondezza'. Ci sono molte cose che non mi piacciono, ma sono certo che quando non sarò più nel calcio tutto questo mi mancherà, mi mancherà talmente che vorrò tornarci. Come allenatore, dirigente, non lo so ancora".
La Roma prima di tutto. Nella scorsa estate il suo nome è stato accostato a numerosi club stranieri. De Rossi è stato ad un passo dal lasciare la Capitale, anche per provare nuove esperienze, ma alla fine ha prevalso sempre il suo rapporto con viscerale con la maglia giallorossa: “Se non avessi tanto amato la Roma, avrei adorato giocare all'estero. Viaggiare mi ha sempre affascinato , scoprire altre città, imparare altre lingue è qualcosa che mi manca un po'. Avrei voluto avere la carriera che hanno avuto certi miei colleghi: due anni qua, due anni là, conoscere la Germania, l'Inghilterra, la Spagna. Questo deve arricchirti enormemente".
L'amore per la Nazionale. In conclusione una battuta sulla Nazionale con De Rossi che ha le idee chiarissime sul suo futuro e spera di vestire la maglia azzurra fino agli Europei di Francia del 2016: “Quando ero ragazzino tifavo poco o niente per l'Italia. Poi cresci e diventi calciatore, vai in Nazionale, entri a Coverciano, e a poco a poco cominci a comprendere dove sei e comincia ad essere qualcosa a cui tieni. Poi gli anni passano e quella maglia non hai più voglia di lasciarla. Non vuoi che qualcuno la indossi al posto tuo. Oggi starei male, molto male, se non dovessi partecipare al Mondiale: abbandonerò la maglia azzurra solo quando un ct mi dirà ‘non sei più all'altezza, selezionerò un giovane al posto tuo'. Spero sarà il più tardi possibile. La mia idea è di fare l'Europeo in Francia nel 2016″.