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De Boer ritorna a parlare di Inter: “La più grande delusione? Gabigol”

L’ex allenatore dell’Inter ha criticato Gabriel Barbosa, in arte Gabigol che lo ha ‘tradito’ senza mai incidere positivamente sia in allenamento che in partita: “Si deve guardare allo specchio, crede di essere un grande giocatore ma non ha ancora vinto nulla. E’ integro, di talento, ma pensava che tutto gli fosse dovuto”
A cura di Alessio Pediglieri
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Frank de Boer è tornato a parlare dell'Inter, di una avventura veloce e senza uno strascico, che il tecnico olandese ha assaporato per volontà di Thohir e che ha vissuto per una manciata di mesi. Senza lasciare traccia e venendo sollevato dal proprio incarico, diventando l'allenatore meno duraturo di sempre nella storia nerazzurra. Una parentesi da dimenticare, conclusasi con dissapori e critiche da entrambe le parti. Ma che l'allenatore orange sembra non riuscire a dimenticare anche a distanza di anni.

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Così, ancora una volta, il pensiero di De Boer si sofferma sui mesi da interista, vissuti malamente, con estrema difficoltà, tra una squadra da costruire, un gruppo poco coeso e una mancanza quasi cronica di risultati. Non ritorna sul suo operato e sulle difficoltà che aveva dovuto affrontare, ma sui giocatori che ha avuto a disposizione, tra cui Gabigol, il fenomeno brasiliano arrivato tra i clamori delle folle e scomparso ancor prima di scendere in campo.

Il flop di Gabigol. Gabriel Barbosa ha deluso tutti, non solo de Boer perché all'Inter non è mai riuscito a sfondare malgrado dicessero avesse i numeri per diventare un campione. "Pensava di stare ancora in Brasile e invece di correre in campo camminava. Voleva avere la palla senza correre, non capiva che doveva allenarsi duramente"

Opportunità sprecata. Effettivamente Batigol non ha mai concluso alcunché all'Inter, entrando nel calderone dei ‘bidoni' del nostro calcio. Pagato tantissimo, ha giocato pochissimo segnando solamente un gol e senza mai incidere. Tecnico, compagni, tifosi e società hanno dato spazio e opportunità, sempre disattese: "Non ha mai giocato, ma non l’ha fatto neanche dopo nell’Inter. Si deve guardare allo specchio e lavorando quotidianamente deve dimostrare di essere il migliore o di essere un buon giocatore senza credersi una super star”.

Una bacheca vuota. De Boer è spietato con il giovane talento brasiliano anche da un punto di vista delle vittorie a livello personale: "Ha solo un’Olimpiade, nient’altro. Deve dimostrare a se stesso e agli altri, compreso l’allenatore, di essere un buon giocatore"

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