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La morte del calciatore Davide Astori

“Davide, Francy, Vichy vi vogliamo bene”, lo striscione davanti casa di Astori

La città di Firenze si prepara ad abbracciare per l’ultima volta l’ex capitano, Astori. Nella strada dove abitava assieme alla compagna, Francesca, e alla figlioletta di 2 anni, Vittoria, i residenti hanno affisso uno striscione dedicato all’ex capitano e alla famiglia. Oggi la camera ardente a Coverciano, domani i funerali nella Basilica di Santa Croce.
A cura di Maurizio De Santis
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Davide, Francy, Vichy vi vogliamo bene', con un cuore e la firma ‘gli amici di via delle Terme'. E' il messaggio scritto sullo striscione attaccato tra le mura dei palazzi, all'ingresso del condominio dove Astori viveva assieme alla compagna, Francesca, e alla figlioletta di 2 anni, Vittoria. Lì, nel Centro Storico di Firenze, lungo quella via che sbuca in piazza Santa Trinità, amici e residenti della strada hanno voluto dedicare un pensiero gentile e una preghiera all'ex capitano e alla sua famiglia in questo momento durissimo.

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Le cause della morte, l'autopsia. La morte di ‘Asto'- com'era stato ribattezzato da compagni di squadra e Nazionale – è stato uno shock fortissimo per la comunità fiorentina, il calcio italiano, gli appassionati, per quanti sono rimasti scossi dal decesso di un giovane di 31 anni avvenuto nel sonno e per cause naturali (come rilevato dall'autopsia che ha chiarito cause e circostanze della tragedia) nella notte tra sabato e domenica scorsa. Bradiaritmia, è la spiegazione ‘tecnica' di quanto accaduto: il cuore del giocatore ha smesso di battere poco alla volta, la frequenza cardiaca è calata fino a spegnersi del tutto, come se qualcuno avesse premuto un interruttore togliendo gli impulsi elettrici. Incredibile, perché è idea comune che a uno sportivo costantemente sotto controllo certe cose non possano succedere. Eppure è andata così.

La salma di Davide Astori è giunta in giornata a Firenze. La città che lo ha accolto nell'estate del 2015 dopo una stagione alla Roma lo riabbraccerà giovedì per l'ultima volta nella Basilica di Santa Croce dove verranno celebrate le esequie. Per l'occasione il sindaco, Nardella, ha indetto una giornata di lutto cittadino: alle ore 13 – come il numero della maglia ritirata dalla Viola – un'intera comunità si fermerà nel ricordo del capitano scomparso prematuramente. Oggi, invece, c'è stata una tappa intermedia. Il feretro ha lasciato le celle mortuarie dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine intorno alle 10 per raggiungere Coverciano dove nel pomeriggio è stata allestita la camera ardente (a partire dalle 16.30 fino alle 22.30).

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