“Danke Miro”, l’Olimpico saluta Klose: “E’ stato un onore per me”
Come è finita non importa. La sconfitta interna contro la Fiorentina a suon di gol, 4-2, per una volta non conta, non ha senso né valore. Non tanto perché le posizioni in classifica erano già comunque stabilite ma piuttosto perché l'attenzione dell'Olimpico era tutta per lui, Miroslav Klose, tedesco di Germania che dopo 5 anni salutava la Lazio con la sua ultima presenza in campo in Serie A. A lui è andato il tributo dell'intero stadio, una standing ovation che regala al recordman dei gol Mondiali un saluto unico, ringraziandolo di quanto sia riuscito a fare malgrado i dubbi e lo scetticismo iniziale.
Durante la partita è riuscito anche ad andare a segno, su rigore, alla sua maniera spiazzando il portiere avversario, correndo poi verso il centrocampo con la fascia da capitano al braccio e una mano sul cuore a salutare il suo stadio. Ma già prima del fischio di inizio, l'Olimpico gli aveva tributato tutto il proprio affetto. E Klose aveva risposto, visibilmente commosso e ringraziato con lo striscione ‘Danke Miro' dal pubblico laziale, ha preso la parola: "E' stato un onore aver indossato questa maglia, non dimenticherò mai questi cinque anni. Voi siete grandi. Vi auguro per il futuro tutto quello che meritate. Siete incredibili".
Parole e musica anche a fine gara, dopo la sconfitta contro la Fiorentina, dopo il suo gol su rigore, l'ultimo in maglia laziale: "Ho segnato tanti gol con la maglia della Lazio. Il più bello? Il mio goal nel derby allo scadere è stato quello più bello, mi ha suscitato un'emozione pazzesca perché ho visto gente piangere, ho capito cosa significhi. E poi la finale di Coppa Italia con la Roma resta nel mio cuore, fu qualcosa di spettacolare. Questa sera i tifosi mi hanno fatto un po' di pressione sul rigore, perchè non li calcio, ed era meglio se l'avesse tirato Felipe, ma è andata bene. Cosa farò in futuro? Non lo so, volevo finire prima la stagione. Ora mi siederò con il mio agente e valuteremo cosa fare per il meglio"
