Damiano, arbitro a 12 anni: “Mi dicono cornuto ma non ho la fidanzata”

C'è chi sogna di diventare un attaccante come Gonzalo Higuain, chi invece guarda con ammirazione il lavoro di Gianluca Rocchi. Non tutti, infatti, sognano di scendere in campo e segnare davanti ad ottantamila spettatori. C'è anche chi ha deciso di fare l'arbitro e magari lo ha deciso in giovanissima età. E' il caso di Damiano Bellini che, all'età di soli 12 anni, è diventato l’arbitro più giovane d’Italia grazie al suo arbitraggio in una partita della categoria Pulcini a 9, tra le formazioni Pgs Smile contro Pavullo, che si è giocata pochi giorni fa a Formigine (Modena). Dopo aver passato l'esame e ricevuto il patentino (c'è voluta una deroga, perché prima dei 16 anni non si può prendere), Damiano ha dunque potuto scendere in campo con il fischietto in bocca e i cartellini nel taschino.
Il cartellino rosso al tifoso
La sua passione è nata in circostanze particolari. Ha conosciuto un gruppo di ragazzi profughi e ha deciso di arbitrare le loro partite che si svolgevano in paese: "Sembravano battaglie. Falli cattivissimi, liti in continuazione. Ho capito di voler insegnar loro le regole – ha raccontato al Corriere della Sera – Ho chiesto di lasciarmi fare l'arbitro. Li ho convinti e mi hanno accettato".
Da quel momento Damiano ha cominciato a fare sul serio: "Ho studiato un manuale da 500 pagine col regolamento, poi la sera dopo scuola andavo al corso Csi per preparare l'esame". Se gli chiedete qual è il suo idolo, sicuramente vi risponderà uno tra Collina o Rizzoli. Messi o Cristiano Ronaldo? Damiano li lascia volentieri ai suoi amici. E' ormai un arbitro e, in quanto tale, può anche andare incontro a spiacevoli situazioni: "Una volta mi hanno dato del cornuto – ha raccontato il baby arbitro – A quel tifoso ho risposto che io una fidanzata non la ho, lui probabilmente sì, e quindi era più facile che il cornuto fosse lui".