Dalla Scozia: ‘ringhio’ Gattuso può tornare ai Glasgow Rangers
Tornare all'Ibrox Stadium per difendere ancora una volta i colori dei Glasgow Rangers. Là, dove infuria la battaglia nel cuore della Championship scozzese, il ‘ringhio' di Gattuso è come il grido di battaglia. Una specie di Wallace della mediana: braveheart, cuore impavido nella selva di gambe che randellano, sbuffi e manate galeotte. E se l'avversario picchia duro non c'è tempo per lamentele da damerino, ti alzi e continui a combattere. Polvere di stelle per il glorioso club che ha conosciuto l'onta del rovescio economico fino a scivolare nelle serie minori mentre adesso è in corsa per tornare nel massimo campionato. E sfidare i Celtic, i rivali di sempre… La BBC e i tabloid hanno già rilanciato la notizia del possibile ritorno dell'italiano, il suo nome è in cima alla lista delle preferenze.
Magari sulla panchina ci sarà Gennaro, l'ex centrocampista rossonero che ha lasciato la Grecia a dicembre scorso: rassegnò le dimissioni – irrevocabili – dopo aver messo faccia e soldi (a Natale scorso ha pagato una mensilità arretrata ai compagni di squadra disperati per l'insolvenza dell'Ofi Creta). Ha dato tutto, come faceva quand'era in campo ‘indiavolato' oppure con la maglia della Nazionale addosso, e ora è pronto a ripartire. Dallo sfogo alla Trapattoni ("i giornali dicono cazzate, shit, malakia…" un misto di italiano, greco e inglese) al sogno di mettersi al timone della storica società d'Oltremanica… lui è già pronto. Lo è sempre stato. Da quando ha appeso le scarpette al chiodo e passato dall'altra parte della barricata non ha mai nascosto come l'esperienza vissuta in Scozia lo abbia segnato profondamente. "Sogno un domani di tornare ai Rangers, e sarebbe fantastico farlo da allenatore", ha spesso predicato.