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A Cardiff la finale di Champions Juve-Real Madrid

Dalla malattia del piccolo Matteo alla finale di Champions: onore a te, guerriero Bonucci

E’ lui l’uomo in più di questa Juventus. Emblema della BBC e della difesa. L’uomo che visse due volte e che nell’estate scorsa, aveva quasi pensato di lasciare il calcio per stare accanto a suo figlio, il piccolo Matteo. Un guerriero che ha saputo risollevarsi e guardare avanti “con orgoglio nonostante la delusione”, come scrive su Instagram.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Juventus-Real era una partita speciale per uno dei calciatori più rappresentativi della rosa dei bianconeri: Leonardo Bonucci. Il difensore della Nazionale, ha raggiunto questo appuntamento con una forza d’animo enorme, dopo aver superato un’estate difficile, contrassegnata dalla malattia del piccolo Matteo, il figlio di Bonucci e di sua moglie Martina Maccari. Ha tenuto duro, ha lottato anche contro la malasorte che lo ha voluto sulla traiettoria del tiro scagliato da Ronaldo verso Buffon: una deviazione sfortunata.

delusione bonucci
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"Orgoglio e delusione", il messaggio di Bonucci

La delusione c'è, esiste. Pensavamo e credevamo che questa volta sarebbe stata quella giusta. Purtroppo non è stato così. Complimenti al Real per la vittoria.

Così Leonardo Bonucci, difensore della Juventus, ha commentato la sconfitta nella finale di Champions League a Cardiff. "Resta però l'orgoglio di aver fatto parte di questo gruppo – aggiunge nel messaggio postato su Instagram -. Abbiamo portato a casa 2 titoli, facendo qualcosa di veramente unico. Un applauso a voi tifosi che per la Vecchia Signora, c'eravate, ci siete e ci sarete sempre. Nelle sconfitte e nelle vittorie. #finoallafine #LB19 #atestaalta".

Dall'Europeo a oggi, un anno particolare

Dopo l’eliminazione dagli ultimi europei francesi, Bonucci, lasciata alle spalle quella delusione, si rilassò in vacanza a Formentera con la sua famiglia, per ricaricare le pile in vista della successiva stagione. Tre settimane prima a Matteo, il figlio più piccolo di Leo, era stata rimossa una piccola ernia inguinale. Una sciocchezza, ma la sensazione che il piccolo stesse subendo dei cambiamenti durante il recupero da quella operazione, si faceva sempre più viva agli occhi della mamma e del papà. All'inizio i due pensarono che la ragione fosse da ricercare in un residuo di anestesia da smaltire, ma poi una serie di suoi comportamenti preoccuparono la coppia che tornò immediatamente a Torino. All'ospedale pediatrico Regina Margherita gli esami diagnostici rivelarono una patologia acuta. Fu necessario operare subito.

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La malattia del piccolo Matteo

Fu un momento terribile per Bonucci e la moglie Martina. La notizia del piccolo Matteo, ovviamente rimbalzò ben presto su tutti i media nazionali. Un drammatico momento vissuto dalla famiglia Bonucci. Il calciatore raccontò: “Mentre superava le porte della chirurgia Matteo ci ha fatto il verso del leone, come se volesse infondere coraggio più a noi che a sé. Dopo ho raccolto il suo peluche, un orsetto bianco, mi sono seduto in un angolo della stanza e ho fatto una chiacchierata con Dio: sia fatta la tua volontà, gli ho detto, ma non dimenticare che è solo un bambino”. La famiglia Bonucci, nei giorni in cui tutta Italia si chiedeva cosa stesse accadendo a quel bambino, chiese solo di avere rispetto per la loro privacy.

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La fine di un incubo e l’importanza di Martina

Qualcuno diceva che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna e sua moglie è stata davvero una figura fondamentale per il difensore bianconero. Stabilità e sostegno al marito sempre, anche quando l’ex Bari si trovò, da innocente, sbattuto nell'inchiesta sul calcio scommesse. Superato il brutto periodo, successivamente, Bonucci raccontò come durante quei giorni terribili, avesse pensato anche di smettere con il calcio giocato, ma pian piano, anche grazie all’ausilio dei compagni di squadra, della società Juventus e della stessa Martina, super Leo ricominciò a far paura al centro della BBC, il terribile trio difensivo bianconero formato da lui, Barzagli e Chiellini.

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Quel litigio con Allegri che gli costò la tribuna

Tornato nuovamente a giganteggiare al centro della retroguardia bianconera, Bonucci ricominciò a mettere in evidenza prestazioni superbe e a realizzare anche gol pesanti fra Champions e campionato, come quello realizzato allo “Stadium” nella super sfida di Serie A contro il Napoli all’andata. Il peggio era ormai alle spalle, ma quasi inaspettatamente, durante il match casalingo di campionato contro il Palermo, un incomprensibile diverbio in campo, durante la gara, con Massimiliano Allegri, scatenò la rabbia da parte dello stesso allenatore bianconero che non accettò le sue parole, decidendo di escluderlo in vista dell’importantissimo match d’andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Porto. Scuro in volto, seduto su uno sgabello tra Marotta, Paratici e Nedved, Bonucci visto sulle tribune del “Dragao” di Oporto, sembrava aver accettato con grande umiltà la decisione del suo allenatore. Lo stesso Allegri, confermò come quel comportamento dovesse essere sanzionato poiché non rientrava nei canoni comportamentali della Vecchia Signora.

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La cavalcata Champions e il rendimento stagionale

Accantonata la parentesi Porto, Bonucci, tornato pienamente in rosa, è stato poi protagonista di una stagione a dir poco superba. Il leader della retroguardia juventina, è stato l’artefice, insieme ai vari Barzagli, Chiellini, Lichtsteiner, Alex Sandro, Rugani e Benatia, del record di gol subiti in Champions League fino ad oggi. Solo 3 le volte in cui Buffon ha dovuto raccogliere la palla dalla porta nella competizione europea. Anche per quanto riguarda invece il rendimento individuale di Bonucci, non si può di certo non parlare di cammino straordinario. Per lui, 44 presenze totali in stagione: 29 in campionato, 10 in Champions e 5 in Coppa Italia, dove è andato anche in gol nella finalissima vinta allo stadio “Olimpico” di Roma contro la Lazio.

Le sirene di mercato dall'Inghilterra

Per lui anche un gol in Champions League e soprattutto 3 in campionato che testimoniano ulteriormente la sua grande dote da goleador. Un’annata a due facce quindi per Leo, caratterizzata dal dramma della malattia del piccolo Matteo, fortunatamente superata, fino al diverbio con Allegri, che aveva anche fatto presagire una sua possibile partenza in estate. Tante infatti sono state, sono e saranno le offerte per il centrale bianconero, che però ha sempre confermato di rimanere fedele alla Juventus, la squadra che adesso vuole portare sul tetto d’Europa per alzare finalmente quella coppa dalle grandi orecchie che tutti i tifosi bianconeri sognano di portare in Italia.

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