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Dalla BBC alla RRC: la difesa azzurra si rifà il look e la carta d’identità

Buone notizie per Ventura: dietro Barzagli, Bonucci e Chiellini, scalpita una nuova generazione di difensori guidata da Rugani, Romagnoli e Caldara.
A cura di Mirko Cafaro
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"Quando tutti scuotevano la testa, io vedevo il futuro più roseo di quanto si immaginava". È stato ancora una volta buon profeta, il ct della Nazionale Gian Piero Ventura, dal suo osservatorio particolareggiato di allenatore di tutti i giocatori potenzialmente eleggibili in azzurro. Le sue parole, alla vigilia di Juventus-Roma, sono scaturite a proposito della crescita di Rugani, sul quale ha poi aggiunto: "Lo prendo come esempio della mia fiducia nei giovani. Allenarsi con quei quattro è un master quotidiano per lui".

E in effetti, prima dell'exploit del giovane juventino, promosso titolare nell'ultimo mese a discapito di un elemento più esperto come Benatia, Ventura lo aveva già convocato e schierato dal 1′ nelle gare di qualificazioni ai Mondiali e nell'amichevole di lusso con la Germania.

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La BBC invecchia…

"Quei quattro" di cui parla il ct sono, invece, i totem Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini, con gli ultimi tre ormai ribattezzati BBC, dopo un Europeo in cui hanno dato lezioni di tenuta difensiva in Francia, sino a "meritarsi" l'appellativo un po' invidioso della stampa transalpina di "bastardi italiani", brutti, sporchi, cattivi e capaci di andare in battaglia come pochi. I tre, però, quest'anno stanno accusando un po' di usura. L'avvio stagionale di Chiellini è stato un andirivieni dall'infermeria, Barzagli si è lussato la spalla ed è rimasto a guardare per oltre un mese sino allo spezzone di gara di ieri con la Roma, Bonucci resterà fermo sino a gennaio inoltrato. Insomma il ricambio, quanto meno a scopo precauzionale, comincia a rendersi necessario, quasi impellente. E oltre a Rugani ci sono altri che spingono alle porte di Coverciano.

La RRC incalza

Caso ha voluto, infatti, che i tre "aspiranti bastardi" fossero tutti in campo negli anticipi della 17a giornata. Lo juventino ha giganteggiato contro Dzeko portando a casa lo scalpo del bomber bosniaco, costretto alla terza gara senza gol. Gli altri due, il milanista Romagnoli e l'atalantino Caldara, si sono affrontati in Milan-Atalanta risultando i migliori in campo delle rispettive formazioni. In sostanza due '94 (Rugani e il nerazzurro) e un '95 destinati a rincontrarsi presto in azzurro. Il rossonero, peraltro, ha dalla sua il fatto di essere un mancino naturale, di aver già esordito (e ben figurato) al fianco di Barzagli e Bonucci in Nazionale e ad appena 21 anni ha già messo insieme 100 presenze da professionista tra Roma, Sampdoria e Milan. Viene da più lontano, invece, la gavetta dell'atalantino che, nelle precedenti due stagioni, ha maturato esperienza in B con Trapani e Cesena, salvo poi integrarsi subito alla perfezione nella nuova difesa a tre di Gasperini.

I numeri della "nuova" difesa

Arrivati ormai al giro di boa stagionale, si può tracciare un bilancio sullo scorcio di stagione dei tre. Rugani, come anticipato, ha messo insieme la metà delle presenze, perlopiù nell'ultimo periodo: 7 gare, 2 gol realizzati, per una media di 6.35 e una fantamedia di 7.08. Romagnoli, invece, è il totem della difesa rossonera, ha saltato due partite per infortunio e in 15 presenze si è mantenuto sulla sufficienza piena, senza però centrare il bersaglio nell'altra metà campo. Caldara, infine, è già a quota 11 partite, è il miglior difensore goleador con tre reti e ha ottenuto 6.37 di media e 7.2 di fantamedia.

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