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Higuain lancia la Juventus in fuga: Roma ko e vantaggio a +7

Una rete del Pipita al 14′ decide il big-match dello JStadium. La Roma non riesce più a riprendersi e rischia ripetutamente il colpo del ko. Solamente nella parte conclusiva della partita c’è il forcing giallorosso che mette alle corde la difesa bianconera ma è troppo poco. La Juve riprende la fuga, adesso la Roma è a -7.
A cura di Alessio Pediglieri
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Juve in fuga. Gonzalo Higuain regala ai bianconeri tre punti pesantissimi anche contro i giallorossi e porta i bianconeri a +7 dalla Roma, sempre seconda ma da questa sera più lontana. E' bastato scaldare i motori, prendere le misure a Szczesny  e poi superare l'estremo numero uno giallorosso alla seconda occasione capitata, in 15 minuti di gioco. Un'ipoteca importante nel cammino verso il sesto scudetto consecutivo. Un successo che permette alla Juventus di festeggiare al meglio il Natale e la pausa, con la possibilità di ricaricare le pile, ripartire pensando al momento solamente al campionato per dare il colpo del ko definitivo prima della ripresa della Champions.

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Per la Roma, ennesima occasione fallita per dimostrare di essere maturata: il divario con la Juve c'è ed è soprattutto ancora mentale. Spalletti le ha provate tutte inserendo nel finale anche anche Salah e El Shaarawy ma è stato tradito dai giocatori più attesi, Dzeko e Perotti mai in partita, inconcludenti e insufficienti ingiustificati.

Pronti, via: Higuain decide

L'avvio della partita è tutto di marca bianconera. I padroni di casa scendono in campo con il piglio giusto per non lasciare spazio agli avversari e chiudere il prima possibile il match diretto contro la Roma. Occasione perfetta per riallungare in classifica e riprendere la marcia solitaria verso il sesto scudetto consecutivo. Dopo 10 minuti è già Higuain-Szczesny  con l'argentino che scalda i guanti al numero uno romanista, prendendone le misure per il gol che arriva 4 minuti dopo quando il Pipita si conferma uomo decisivo nelle partite che contano, portando in vantaggio i bianconeri alla seconda occasione.

La Roma non c'è

Con il vantaggio intasca gli uomini di Allegri gestiscono al meglio l'incontro con la Roma che si innervosisce e non fa nulla per impensierire la Juventus. Buffon resta praticamente inoperoso mentre la difesa giallorossa è spesso in difficoltà e deve ricorrere al gioco rude per evitare un passivo più pesante. Le occasioni da gol mancano e il primo tempo si conclude con la Juventus che resta in vantaggio e con la Roma che prova a riorganizzarsi, stentando però a ritrovarsi soprattutto nella trequarti bianconera. A inizio ripresa, Spalletti cambia: fuori un deludente Gerson per un più offensivo Salah. La Roma però è appannata come lo era stata contro il Milan. Gioco lento e giocatori macchinosi, nessuno spunto in verticale e Perotti che vaga per il campo senza entrare mai nella manovra. Allegri è costretto al cambio con un Pjanic che lamenta problemi alla schiena e l'inserimento di Cuadrado, ma la struttura della Juventus non cambia.

Spalletti cambia, la Juve sfiora il raddoppio

Il neo entrato Salah stenta a entrare in partita patendo fisicamente la maggior spinta dei bianconeri, confermando di non essere al cento per cento. La Roma pecca soprattutto di gamba, con una forma che lascia a desiderare mentre la Juventus mantiene la gestione del match aumentando e frenando i ritmi a proprio piacimento. I giallorossi non hanno temo per pensare, col pressing bianconero sui portatori di palla. E' proprio il non possesso che fa la differenza, con i padroni di casa che riescono spesso a rubare la sfera e lanciare in profondità Higuain o Mandzukic.

Forcing Roma, bianconeri stoici

Spalletti gioca il tutto per tutto a metà ripresa inserendo anche El Shaarawy in campo al posto di De Rossi ma è la Juventus a sfiorare ancora una volta il gol del raddoppio che chiuderebbe la partita con Sturaro che al 70′ fallisce la più facile delle occasioni. La Roma prova ad alzare i ritmi provando a mettere il match sul piano fisico ma anche i bianconeri non sono da meno, non tirando mai indietro il piede nei confronti diretti. La pressione giallorossa si fa asfissiante ma è tutta la Juve a ripiegare su se stessa con tutto l'organico e lo stesso Mandzukic diventa difensore aggiunto nel momento del bisogno.

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