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Dal flop in A al top: il riscatto di Quaresma e i suoi fratelli a Euro2016

Il ‘Trivela’, ma anche Super Mario Gomez, Xherdan Shaquiri, Vladimir Weiss: tutti giocatori che nelle rispettive nazionali a Euro2016 si sono fatti notare, ma che in Italia hanno fallito l’appuntamento con la Serie A. Come Giaccherini, che ha dovuto ritrovarsi a Bologna per conquistare una maglia azzurra e diventare un perno dell’Italia di Conte.
A cura di Alessio Pediglieri
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Prima di questo Europeo erano un po' i figli di nessuno, i giocatori eterne scommesse spesso perse, bravi a far bene fino a quando non li ingaggi, per poi pentirtene. E che si trasformano con la maglia della propria Nazionale con cui riescono a trovare energie e colpi che portano a rimpianti importanti per chi li ha acquistati per poi disfarsene. Sono quei giocatori ‘complicati', con cui spesso si ha troppo da perdere e troppo poco da vincere e giocano nelle varie franchigie che oggi in Francia impazzano, con prestazioni eccellenti, gol decisivi, giocate spettacolari. Sono i Weiss (Slovacchia), gli Shaquiri (Svizzera), i Quaresma (Portogallo), i Giaccherini (Italia), i Gomez (Germania). Ogni Nazione e Nazionale ne può vantare almeno uno.

Quaresma, il capostipite delle delusioni – Molti di loro sono passati da noi, chi nel suo astro nascente e chi in fase discendente. Tutti, però, con un unico comune denominatore: di essere giocatori che ti possono cambiare una partita, a loro modo decisivi. Magari non stelle assolute ma tatticamente e tecnicamente calciatori dalla giocata determinante. E' il caso di Ricardo Quaresma, l'uomo che ha spalancato al Portogallo le porte dei quarti di finale, e che ha avuto una carriera al di sotto delle aspettative. Soprattutto in Italia, dove è arrivato all'Inter nel 2009, voluto fortemente da Josè Mourinho e osannato dalla critica. Peccato che l'esterno lusitano non abbia mai inciso nel nostro campionato lasciando mestamente la Serie A dopo due sole stagioni, senza conquistarsi una maglia da titolare. Trovando poi fortuna in periferia, in Turchia e in Nazionale, con il Portogallo.

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Super Mario, scomparso a Firenze – Mario Gomez fu il grande colpo della Fiorentina nell'estate del 2013. Il bomber tedesco dopo valanghe di gol al Bayern Monaco, era arrivato in Serie A osannato dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Avrebbe dovuto costituire con Pepito Rossi una coppia tecnicamente devastante, ma si rivelò un buco nell'acqua. Il centravanti tedesco non è mai stato dirompente in maglia viola lasciando il campionato italiano senza aver lasciato il segno. E che se la Germania oggi è ai quarti lo deve anche a lui e ai suoi gol decisivi.

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Shaq, delusione nerazzurra – Legato all'Inter è stato anche lo svizzero Xherdan Shaquiri che a Euro2016 ha segnato probabilmente il gol più bello in assoluto. L'Inter l'aveva prelevato dal Bayern Monaco per affidargli la sua fase offensiva, a gennaio, con l'intento di riscattarlo. Peccato che lo svizzero non abbia mai sfondato a San Siro e il suo addio al calcio italiano è stato quasi immediato solamente quattro mesi dopo aver strappato una maglia nerazzurra. Rinascendo però in Nazionale, con la Svizzera che ha cullato il sogno quarti proprio nella notte più bella di Shaquiri.

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Meteora Weiss – Così come Weiss, l'esterno offensivo della Slovacchia che ha dato il proprio contributo europeo per la propria nazionale, scollinando il girone iniziale e approdando agli ottavi. Un ragazzino, della scuderia Raiola, quando arrivò in Italia, nella periferia del calcio che conta, con la maglia del Pescara. Ottime giocate ma un talento acerbo che l'Italia non ha saputo – e voluto – attendere.

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Il riscatto di Giaccherinho – Infine, c'è anche Emanuele Giaccherini, il centrocampista azzurro che oggi ha scalato le vette del calcio italiano fino al grande salto alla Juventus. Coi bianconeri ha vissuto due stagioni da comprimario, vincendo comunque due scudetti ma senza mai affascinare nessuno. Tanto da essere ceduto al Sunderland, ridimensionando le aspettative proprie e di chi le aveva su di lui fino al suo ritorno, a Bologna. Dove ha dimostrato di sapersi ritrovare, conquistare una maglia azzurra e partire da titolare in un Europeo dove è una piccola stella in questa Italia tecnicamente mediocre.

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