Dal barrio Fuerte Apache a Guardiola: chi è Thiago Almada, talento che ha conquistato Pep
Thiago Almada ha 18 anni (il 26 aprile del 2001) ed è nato a Fuerte Apache, nello stesso barrio che ha dato i natali a Tevez e dove la polizia non entra. "Lì o fai il criminale oppure diventi calciatore e ti salvi", raccontò l'ex attaccante della Juventus che a Torino – dopo ogni gol – sollevava la maglietta e mostrava la scritta dei quarti di Buenos Aires dimenticati tutti. Non da lui, perché quell'esperienza gli era rimasta dentro: la migliore/peggiore scuola che un ragazzo potesse fare per imparare a trarsi d'impaccio dinanzi alla difficoltà, capire il valore del sacrificio e come ‘mai mollare' non è solo uno slogan da rilanciare con tanto di hashtag sui social.
Thiago come Tevez ha avuto buoni (e cattivi) maestri e fin da bambino ha avuto ben chiaro cosa fosse la ‘fatica'. Aiutava un fruttivendolo a fare pubblicità nella maniera più semplice al mondo: urlando in un megafono. El guayo, lo chiamavano dalle sue parti, annunciato dalla voce che scandiva mentre faceva il giro della zona. E se ancora non bastava per raccogliere un po' di spiccioli in più, s'industriava con amici nella raccolta di bottiglie da riciclare. E' il barrio, è la vita.
Il calcio è passione endemica, lo ha masticato fin da ragazzino. Il ruolo? E' un trequartista che gioca alle spalle delle due punte, calcia di destro, è dotato di un buon dribbling ma non è ‘innamorato della palla' (come si dice in gergo), accelerazione sfera al piede e visione di gioco pure rientrano nel suo know-how. Un difetto? La struttura fisica da potenziare.
Il talento gli ha permesso di bruciare le tappe: lo hanno paragonato a Messi (accostamento che il ragazzo accoglie sorridendo e con grande umiltà) e con la Pulce ha condiviso una fetta dell'esperienza Mondiale di Russia 2018: Thiago Almada ha fatto parte della selezione giovanile che ha accompagnato l'Argentina in Russia. Cosa ci facevano lì? Aiutavano Messi e in big della Seleccion come avversari nelle partitelle di allenamento.
Oggi Almada gioca nel Velez, ha debuttato con Gabriel Heinze in panchina ed è destinato a non restare ancora a lungo in Argentina. Di lui – come racconta The Sun – s'è accorto Pep Guardiola deciso a portare il ragazzo al suo City. Lo avrebbe opzionato e, in attesa, di averlo con sé sta preparando per lui un'avventura nella Liga spagnola, tra le fila del Girona. Costo dell'operazione? Si aggira sui 23 milioni di euro, già tanti per un giovanotto di belle speranze.