Da Paper Totti a Facebook, i primi 40 anni del capitano
Secoli fa gli avrebbero dedicato un mese di giochi. Pane e giochi circensi nell'arena del Colosseo, il più grande e feroce spettacolo mai visto al mondo degno di un re. Perché Francesco Totti, alias il capitano della Roma, è l'ottavo imperatore della Capitale, ultima bandiera del calcio italiano ("i soldi non sono tutto"), icona di una fucina di talenti che ha contribuito a scrivere le pagine più belle anche della storia Azzurra. Da quel mitico ‘mo gli faccio er cucchiaio' al trionfo del Circo Massimo grazie alla conquista della Coppa del Mondo nel 2006, in quella notte magica di Berlino.
Magica come la maglia giallorossa che ha scelto una volta e per sempre, sordo alle offerte milionarie, impermeabile ai richiami del successo e dei grandi club che avrebbero voluto sottrarre il re al suo popolo. Sarebbe stato come andare in esilio, fuggire, tradire, abbandonare: tutti verbi che nel vocabolario del ‘pupone' mal si conciliano con la sua anima romanista.
Il prossimo 27 settembre Totti compierà 40 anni, lo farà ancora con la divisa giallorossa addosso e diffonderà il suo messaggio anche attraverso i social network (su Facebook adesso c'è una sua pagina ufficiale https://www.facebook.com/FrancescoTottiOfficial/?hc_ref=NEWSFEED). Con ogni probabilità sarà l'ultima stagione da calciatore (chi può dirlo?), intanto lascia che l'elisir di lunga vita sortisca ancora l'effetto sperato: trascinare ancora una volta la sua Roma allo scudetto (il sogno più bello) oppure prenderla per mano e regalarle quella Champions mancata nella scorsa estate. Magari, sollevare il trofeo dell'Europa League. Vincere e lasciare da trionfatore, ci sarà anche questo tra i desideri che esprimerà prima di soffiare sulle candeline.
Vincere e lasciare da trionfatore così come nel fumetto della Disney dove Papertotti viene chiamato all'impresa del ‘cucchiaio'. Cosa farà quando appenderà le scarpette al chiodo? "Di sicuro resterò nel calcio – ha raccontato all'inviato speciale di Topolino -. Ho un accordo con la società che mi consentirà di non staccarmi totalmente dal campo. Intanto voglio onorare la maglia della Roma fino all’ultimo minuto della mia carriera. Non sono mai riuscito ad immaginarmi con altri colori addosso".
