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Da Messi a Suarez, la top 11 dei migliori classe 1987

Una vera e propria generazione di fenomeni quella nata nel 1987. L’attacco, è uno dei reparti migliori, basti pensare che Benzema, Vardy, Mertens e Higuain, sono rimasti fuori dal tridente titolare. In difesa Bonucci spicca accanto a Piqué.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il calcio mostra ogni giorno calciatori di grande spessore, fenomeni assoluti che stanno incantando il pubblico d’Europa e del mondo. Una curiosità, però, accomuna alcuni campioni: sono nati nel 1987. Una vera e propria generazione di fenomeni quelli nati in quell’anno. Campioni incredibili che hanno avuto una grande carriera e che, arrivati alla soglia dei 30 anni, in piena maturità, non hanno alcuna voglia di smettere e di continuare a stupire il proprio pubblico. Scopriamo chi sono in una speciale top 11.

In porta due saracinesche

In questa speciale formazione, ipotizzando un 3-4-3 molto offensivo, dobbiamo ovviamente partire schierando uno dei portieri più forti di questa generazione. In realtà i classe 1987 in questo ruolo, non sono tantissimi, ma siamo riusciti ad isolarne due che probabilmente hanno avuto la carriera migliore. Stiamo parlando dell’ex portiere del Manchester City e della Nazionale inglese Joe Hart. Sta facendo molto bene quest’anno al Torino, dove, dopo un inizio difficile, si sta riscattando a suon di grandi parate con la squadra di Mihajlovic. L’altro invece, sarebbe Salvatore Sirigu, ex Psg, dopo che Emery lo ha relegato alla panchina, è andato in prestito in Spagna all’Osasuna.

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I tre mostri della difesa

Una difesa così, vorrebbero averla davvero tutti. Sarebbe la squadra ideale per un maestro di questo modulo come Antonio Conte, che ha fatto del 3-4-3 e del 3-5-2, la sua arma vincente, sia nei primi anni alla Juventus, ma anche oggi con il Chelsea. Al centro del terzetto difensivo, uno che di lanci e pennellate sulle fasce e in verticale se ne intende: Leonardo Bonucci, affiancato a destra da un altro che farebbe davvero impazzire Conte per il suo modo di mantenere la posizione e di adattarsi a qualunque modulo di gioco come Gerard Piqué. Le due stelle di Juventus e Barcellona, completerebbero il reparto con Federico Fazio che, prima di questa stagione, era forse finito nel dimenticatoio del calcio, ma che noi, proprio in virtù di queste ottime prestazioni mostrate in quest’annata con la Roma, andrebbe a completare un reparto davvero impossibile da superare.

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La diga di centrocampo

Qui, davvero abbiamo avuto l’imbarazzo della scelta a schierare un quartetto di tutto rispetto che possa garantire equilibrio, tecnica e senso del gol alla squadra. Qualcuno è stato escluso. Fra i classe 1987 centrocampisti, ci sono infatti: Matuidi del Psg, Khedira della Juventus, Fabregas, Marek Hamsik, Payet (che potremmo anche considerare attaccante), Fellaini e Arda Turan. Davvero difficile lasciare qualcuno fuori. E allora partiamo dall’equilibrio.

I due centrali, senza ombra di dubbio, sarebbero Khedira e Matuidi, che avrebbero potuto comporre, quest’estate, davvero il centrocampo della Juventus, se non fosse che il francese, proprio sul più bello, avesse deciso di rimanere al Psg. Escluso Fabregas solo per il suo ultimo rendimento in campionato, non proprio esaltante. A sinistra, pur essendo sacrificato largo a sinistra, non possiamo rinunciare al capitano del Napoli Marek Hamsik, mentre a destra, Payet, potrebbe rappresentare quell’imprevedibilità che darebbe qualità al reparto. Fra questi, avremmo potuto considerare anche Moussa Dembele del Tottenham.

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I tre tenori

I guai cominciano adesso. Solo adesso riusciamo a capire la difficoltà di un allenatore quando ha problemi di abbondanza. Ben vengano, ci mancherebbe, ma lasciare fuori alcuni di questi campioni, è davvero un colpo al cuore. Ebbene, i classe 1987 dell’attacco sono: Leo Messi, Higuain, Benzema, Mertens, Suarez, Eder, Gameiro, Cavani e Vardy. Ecco, e ora come si fa? Bene, partiamo subito da chi probabilmente in questo attacco non giocherebbe mai: Eder e Gameiro. Ottimi attaccanti si, ma vista la concorrenza, la panchina, se non la tribuna, sarebbe il minimo per loro. Adesso, si comincia a ragionare leggermente meglio, ma i problemi restano lo stesso.

La speciale Top 11 schierata col 3-4-3 Hart (Sirigu); Pique, Bonucci, Fazio; Payet, Khedira, Matuidi (Fabregas) Hamsik; Cavani, Suarez (Higuain), Messi.

Non possiamo escludere Leo Messi, campione del calcio moderno ed eterno Pallone d’Oro. L’argentino giocherebbe a sinistra in questo attacco. A destra, sarebbe perfetto Suarez, ma avendo Cavani in panchina, anche per i comportamenti in campo dell’ex Liverpool, preferiamo l’ex Napoli al fianco di Leo. Ultimo posto disponibile al centro dell’attacco. In lizza ci sono Mertens, Vardy, Higuain e Benzema. I primi due, forse sono un gradino sotto gli ultimi due. E allora ecco che, il grande ballottaggio, anche attenendoci ai numeri degli ultimi anni, lo vincerebbe Gonzalo Higuain che con i suoi 38 gol totali, lo scorso anno al Napoli, e i 23 complessivi, a questo punto della stagione, con la Juventus, si piazza di diritto là davanti.

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