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Da Donnarumma a Sadiq: la top 11 delle rivelazioni della Serie A 2015/2016

Da Donnarumma a Sadiq passando per Masina, Diawara e Milinkovic Savic: sono questi i migliori prospetti della Serie A giunta alla conclusione.
A cura di Vito Lamorte
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Tempo di bilanci per la Serie A 2015/2016. Il nostro campionato è sempre restio a puntare sui giovani, sia italiani sia stranieri. La regola dei 25 giocatori che ne prevede almeno quattro "formati" in squadre italiane e altri quattro provenienti dalle giovanili della stessa squadra potrebbe, finalmente, consentire un passo in avanti. Assemblare una squadra di giovani nati tra il 1992 e il 1999 è stato molto difficile ma, nonostante ciò, nella nostra top 11 per il torneo che sta per concludersi sono soltanto quattro gli stranieri titolari all'interno di una formazione schierata con un modulo 4-3-1-2.

Tra i pali spicca chiaramente Gigio Donnarumma. La linea difensiva è composta da Pezzella, Rugani, Izzo e Masina che davanti avranno Paredes da regista, Pellegrini e Diawara come interni e Milinkovic Savic sulla trequarti a lanciare Sadiq e Belotti.

Portiere

Gianluigi Donnarumma. Non poteva che essere lui. Questo ragazzo di 17 anni ha dimostrato delle qualità fisiche e di reazione impressionanti. Chi lo paragona a Gianluigi Buffon sbaglia: il numero 1 della Juve era sicuramente già bravissimo a quell’età, ma si tratta di due portieri diversi. Non mettiamogli pressione. Gigio ha tutto per poter diventare un grande e sfondare in breve tempo ma dipenderà da come lui stesso lavorerà. Molti si aspettano da lui tantissimo già l’anno prossimo: il portierino del Milan ha tutto il tempo per crescere e superare ostacoli sempre maggiori.

Difensori

Giuseppe Pezzella. L'esterno s'è messo in evidenza per la forza e la capacità tecnica, oltre che per la sua duttilità, perché è un mancino che può agire anche sulla destra. Il suo esordio in Serie A è avvenuto nel dicembre del 2015 nella sfida tra Palermo ed Atalanta entrando nell'inconsueto ruolo di mezz'ala per una manciata di minuti e da titolare contro la Roma. Abbina qualità fisiche e atletiche a buoni fondamentali tattici ma deve migliorare sotto il punto di vista tecnico. L'età ed il tempo sono dalla sua parte, essendo un ragazzo del 1997. Tocca a lui.

Daniele Rugani. Un inizio balbettante, una serata da incubo a San Siro contro l’Inter ma poi Rugani non ha sbagliato nulla fino alla fine del campionato. Complici i contrattempi fisici di Giorgio Chiellini, il difensore di Lucca si è guadagnato spazio e credibilità a tal punto da compiere diversi salti in avanti da sparigliare i giochi anche in vista dell’Europeo. Forza fisica notevole, ottimo senso dell'anticipo e colpitore di testa eccellente, Rugani ha lavorato sulla tattica e sul posizionamento nelle due fasi. Il ragazzo si farà.

Armando Izzo. Il più anziano del gruppo ma è solo del 1992. Il difensore di Scampia è perfetto per la difesa a 3, e lo si è visto nel Genoa di Gasperini, ma sarebbe interessante vederlo in un reparto a 4. È molto abile nelle marcature e di testa. Ha un ottimo senso della posizione e una grande capacità d’anticipo. Ha un carattere molto forte che a volte gli fa perdere la bussola ma non è mai andato oltre i tackle cattivi. Grazie a Gasperini, Izzo è migliorato molto, diventando un centrale elegante, abile anche nel far ripartire l’azione.

Adam Masina. L’esterno del Bologna ha una grande progressione ed è molto bravo nel trovare spesso precisi cross dal fondo. Masina è un mancino naturale e con l’andare avanti della stagione ha acquisito una maggiore consapevolezza dei propri mezzi anche grazie ai consigli di Donadoni. Questo classe ’94, originario del Marocco ma di nazionalità italiana, abbina una grande forza fisica ad un buon senso della posizione. Notevole.

Centrocampo

Lorenzo Pellegrini. Esplosione inattesa, o forse no. Mentre tutti parlavano di Politano (altro ottimo prospetto) questo centrocampista classe '96 ha messo in mostra un’ottima visione di gioco, fondamentale per il suo ruolo, buone qualità di interdizione e un buon tiro dal limite. Il Sassuolo ha comprato il centrocampista del futuro, a poco più di un milione di euro (1,25 mln per la precisione)?

Leandro Paredes. L'approdo a Empoli ha cambiato la sua carriera? Può darsi. Utilizzato sempre come mezz'ala o come trequartista, Gianpaolo lo ha portato davanti alla difesa, mettendolo come vertice basso del rombo di centrocampo. Sempre a testa alta, tanta personalità e abilità sia nel passaggio lungo che nel corto. Può essere il regista che la Roma cerca da un po'?

Amadou Diawara. Che campionato ha fatto questo ragazzo del '97. Una personalità disarmante per l'età. Dirige il traffico in mediana come un veterano e ha le idee chiare sia in fase di impostazione del gioco a testa alta sia in fase di gestione o contenimento. Ennesima scoperta di Pantaleo Corvino. Tutti i grandi club europei sono passati per Bologna quest'anno. Chissà perché.

Sergej Milinkovic Savic. Il colosso serbo dai piedi educati è un centrocampista completo, che sa agire in tutti i ruoli del reparto centrale, sia come mezz'ala in un 4-3-3 che come mediano davanti alla difesa in un 4-4-2 ma, a nostro avviso, può dare il suo meglio quando ha spazio tra le linee per servire le punte o inserirsi senza palla.

Attaccanti

Sadiq Umar. La punta centrale della Roma accompagna all'altezza (192 cm) un'ottima rapidità nei movimenti. Ha dimostrato di saper adattarsi anche nel ruolo di seconda punta perché possiede un'ottima tecnica di base. Sadiq ha stregato Garcia per il suo modo di approcciarsi alle gare e la personalità messa in campo quando è stato chiamato in causa. Il centravanti della Primavera della Roma, oltre a proteggere bene il pallone spalle alla porta, sa puntare anche il diretto avversario per andare a bersaglio. Punto debole? È molto gracile ma in Italia avrà tempo per lavorare e crescere anche sotto quel punto di vista.

Andrea Belotti. Una seconda parte di stagione da vero protagonista: il Gallo è il miglior realizzatore italiano del 2016 e se non fosse per Higuain, sarebbe il top della Seria A. Dopo un periodo di adattamento agli schemi di Ventura, Belotti ha iniziato a segnare con regolarità e lo ha fatto in tutti i modi: di piede, di testa, da fermo. La perla dell'anno è il "coast to coast" in casa dell'Udinese ma la ciliegina sulla torta per coronare questa stagione potrebbe essere la convocazione per l'Europeo in Francia. Perché no?

Sono questi i giovani più promettenti e che hanno dimostrato di avere qualcosa in più di altri durante tutta la stagione: Rugani si è confermato alla Juve dopo la strepitosa stagione di Empoli, ed è diventato campione d'Italia; mentre Masina è letteralmente esploso con l'approdo di Donadoni a Bologna. In mediana abbiamo scelto due come Diawara e Paresse che hanno catalizzato l'attenzione delle società di mezza Europa a suon di prestazioni eccellenti mentre in attacco Belotti, classe 1993, è la punta che ha segnato di più in Serie A nel 2016 dopo un certo Gonzalo Higuain. Può bastare?

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