Da Cavani a Dybala, come avrebbe giocato il Palermo se non avesse ceduto i suoi talenti
Prima il vantaggio di Salvi, poi nel mezzo il pari di Baclet del Cosenza, ma nel finale Puscas confeziona il gol che regala al Palermo il primo posto in classifica. Fa ancora male ai rosanero quella finale playoff persa sul campo del Frosinone lo scorso anno che avrebbe potuto segnare il ritorno dei siciliani in Serie A dopo un anno. Ma così non è stato, e allora il club di Zamparini, con non poche polemiche, è ripartito per riconquistare nuovamente la massima serie. Tanti giocatori riconfermati dalla passata stagione, poche le conferme e soprattutto pochi gli acquisti. Ma quanto bastano. Negli anni i rosanero sono stati sempre protagonisti del mercato con cessioni eccellenti con cui Zamparini successivamente ha finanziato il suo mercato.
E allora ci siamo chiesti: come avrebbe giocato il Palermo oggi se non avesse ceduto i suoi giocatori diventati oggi dei campioni in ambito internazionale? A livello cronologico possiamo attribuire l'inizio della ‘fuga di talenti' dai rosanero alla stagione 2011/2012 quando in un solo anno Zamparini diede via Pastore al Psg e soprattutto Cavani al Napoli per ‘soli' 16 milioni di euro. Fu l'inizio di un'escalation di cessioni d'oro che il Palermo ancora oggi benedice come salvagente per una situazione societaria travagliata che dopo qualche anno sarebbe venuta galla. Ma andiamo a vedere allora un ipotetico 11 di formazione che ad oggi avrebbe fatto impazzire il popolo del Barbera.
Stagione 2011/2012: l'addio al quartetto d'archi
Non ci voleva di certo un genio per capire che in quel momento vendere in Francia avrebbe fatto le fortune di tutti. E Zamparini, che solitamente è fenomenale a fiutare trattative e acquirenti ricchi, non ha perso tempo a bruciare tutti sul tempo dando priorità agli sceicchi del Psg. Nella stagione 2011/2012 infatti, il Palermo ne vide andare via uno per ruolo: un portiere, un difensore, un centrocampista e un attaccante..e che attaccante. Il primo a salutare fu Salvatore Sirigu che i francesi scelsero come numero uno da cui far ripartire il club parigino.
Quasi 4 milioni di euro nelle casse dei rosanero. Poi fu la volta di Glik che passò al Torino per 2,35 milioni. Ma non è finita qui. Anzi, ora arriva il bello. Ecco che le casse siciliane cominciano a sorridere con i 42 milioni di euro sborsati dai parigini per portarsi Pastore a Parigi e i 16 del Napoli per Edinson Cavani che solo qualche anno dopo raggiungerà l'argentino nella capitale francese.
Poche uscite l'anno successivo, ma che entrata!
Segnati da queste cessioni, forse Zamparini l'anno successivo non ha voluto infierire ulteriormente sui cuori del pubblico siciliano. E allora ecco che nella stagione 2012/2013, il presidente del Palermo non ha ceduto tanti giocatori eccellenti. Dopo aver acquistato un certo Franco Vazquez, a salutare l'isola furono Matias Silvestre, andato prima all'Inter prima di girovagare per l'Italia, ma anche Balzaretti che andò alla Roma per 4,5 milioni e Mauricio Pinilla che si trasferì a Cagliari per una cifra di 3 milioni di euro.
Ma a scuotere la curiosità dei rosanero quell'anno, non furono tanto gli addii, quanto piuttosto gli arrivi. Zamparini, dal nulla, a fari spenti, acquistò un giocatore argentino, un piccolo talento di cui se ne parlava benissimo in patria: Paulo Dybala. Il nuovo gioiello dei rosanero. La stagione terminerà con la retrocessione in B.
Un altro addio eccellente nella calda estate 2013
Ma i tifosi del Palermo hanno dovuto spegnere subito i facili entusiasmi. La promozione in Serie A è stata accolta con grande entusiasmo dalla piazza rosanero che però mai avrebbe immaginato che Zamparini potesse vendere l'ennesimo talento. E allora ecco che oltre al riscatto dell'Inter per Silvestre (circa 6 milioni di euro), il pubblico siciliano salutò anche un talento come Josip Ilicic.
Lo sloveno era uno dei punti di forza della squadra e sulla trequarti abbiamo potuto apprezzare in questi anni in Serie A, la sua grande qualità. Fu preso dalla Fiorentina per 9 milioni di euro, oggi all'Atalanta è uno dei giocatori di fantasia su cui punta maggiormente Gasperini al pari del Papu Gomez. Meno altisonanti invece gli addii di Kurtic al Sassuolo per 4 milioni di euro e di Von Bergen allo Young Boys.
Le altre cessioni nel corso degli anni
Arriviamo alle ultime stagioni in Serie A prima del tracollo in B. Certo, non abbiamo menzionato che negli anni Zamparini si è fatto sfuggire Barzagli (mica uno qualunque), ma anche gente come Matteo Darmian che nella stagione 2010-11 quando, arrivato in compartecipazione con il Milan, ha collezionato 16 presenze tra campionato ed Europa League. Al termine della stagione non arrivò il riscatto e, come successo con Glik, Darmian trovò fortuna in quel di Torino. Ecco, proprio Kamil Glik, altro giocatore che a Palermo si può dire sia stato quasi di passaggio prima di trovare con i granata la sua gloria.
Arrivò in rosanero nell’estate del 2010, l’esordio contro il Maribor ha fatto ben sperare. Poi neanche una presenza in Serie A. E che dire di Emerson Palmieri che dopo una stagione condita con 9 presenze e nessuna rete nel 2014-15, il Palermo l'aveva “scaricato” dopo che il Santos aveva elevato di un milione (o poco più) l’opzione di riscatto in favore dei rosanero: Zamparini si infuriò, non volle spendere quel milione in più e decise di puntare tutto su Achraf Lazaar. Oggi gioca nel Chelsea di Sarri dopo essere passato dalla Roma.
La squadra dei sogni dopo aver salutato Dybala, Vazquez e Belotti
Tempi quasi moderni. Gli ultimi colpi in uscita Zamparini li studia alla perfezione. Nella stagione 2015/2016 ecco che il Palermo vede andar via anche gli ultimi due gioielli della sua scuderia. Il primo a fuggire fu Andrea Belotti. Il ‘Gallo' fu ceduto al Torino per una cifra intorno agli 8 milioni di euro. Dopo la sua stagione fenomenale di due anni fa, Cairo arrivò a chiedere per il numero #9 granata ben 100 milioni.
Ma la vera ciliegina sulla torta arrivò con la cessione per ben 40 milioni di euro di Paulo Dybala alla Juventus, fresco marcatore dell'ultima sfida dei bianconeri contro il Cagliari. La Joya avrebbe fatto di certo le fortune dei rosanero. Era il pupillo di Zamparini. Chiuderà poi l'escalation di cessioni direttamente Franco ‘El Mudo' Vazquez che fu, nella stagione 2016/2017 l'ultimo campione a salutare la Sicilia. Fu ceduto al Siviglia per quasi 19 milioni di euro. Ma ecco allora come avrebbe giocato Zamparini se avesse tenuto i suoi gioielli. Abbiamo provato a schierarli in un 4-3-3.